Saint-Germain-en-Laye, trattati di-
accordiconclusi a Saint-Germain-en-Laye tra le potenze europee dal XVII al XX secolo. § 5 settembre 1624: stipulato da Luigi XIII, la Repubblica di Venezia e il duca Carlo Emanuele di Savoia, rinnovava il trattato del 1623 contro la Spagna e, in particolare, contro Genova. § 29 marzo 1632: sottoscritto da Luigi XIII e Carlo I d'Inghilterra, con esso venivano restituiti alla Francia i territori canadesi di Québec e di San Lorenzo occupati dagli Inglesi nel 1628-29. § 27 ottobre 1635: concluso tra Luigi XIII e il duca Bernardo di Sassonia-Weimar, con esso il duca (uno dei più brillanti generali di re Gustavo Adolfo di Svezia) passava al servizio della Francia dietro un forte compenso pecuniario. Luigi XIII prometteva inoltre l'appoggio diplomatico presso gli Asburgo, al fine di far ottenere al duca il langraviato di Alsazia. § 29 giugno 1679: sottoscritto da Luigi XIV e l'elettore del Brandeburgo Federico Guglielmo I, quest'ultimo cedeva alla Francia la Pomerania occidentale e Damm. Il 25 ottobre 1679 gli stessi regnanti concludevano un nuovo trattato in cui si garantiva lo status quo territoriale così come si era delineato nei Trattati di Vestfalia (1648), Nimega (1678) e Saint-Germain-en-Laye (giugno precedente). La Francia si impegnava a versare all'elettore un contributo annuale, mentre quest'ultimo assicurava a Luigi XIV il proprio voto nell'elezione imperiale. § 10 settembre 1919: firmato al termine della prima guerra mondiale tra le potenze dell'Intesa la nuova Repubblica austriaca. L'Austria rinunciava ai diritti, già della casa di Asburgo, sui territori posti al di fuori dei suoi attuali confini; riduceva il proprio esercito a 30.000 uomini e rinunciava ad avere forze navali e aeree. Accettava di pagare i danni di guerra e rinunciava ad alienare il proprio territorio (Anschluss) senza il consenso unanime della Società delle Nazioni. Garantiva l'uguaglianza dei diritti civili e politici a tutti i propri cittadini indipendentemente dalle loro caratteristiche etniche, linguistiche e religiose. La sorte della regione di Klagenfurt, reclamata dalla Iugoslavia, fu sottoposta a referendum (20 ottobre 1920) che fu favorevole all'Austria.