Federico Guglièlmo
elettore di Brandeburgo, detto “il Grande Elettore” (Berlino 1620-Potsdam 1688). Iniziatore della potenza dello Stato prussiano, che assicurò come dominio agli Hohenzollern, succedette al padre, l'elettore Giorgio Guglielmo, nel 1640, mentre il Brandeburgo era semioccupato dagli Svedesi. Destreggiandosi abilmente tra le opposte pressioni di Svezia e Polonia, ottenne ampliamenti territoriali e, durante la I guerra del Nord, lo scioglimento da ogni vassallaggio verso la Polonia per i domini prussiani (Pace di Oliva, 1660). Minori frutti gli portò la successiva partecipazione, a fianco ora dell'uno ora dell'altro contendente, alle guerre tra Luigi XIV e le Province Unite (1667-78). In economia fu mercantilista; favorì i commerci navali, le iniziative coloniali e l'industria (Canale Oder-Sprea, 1670; fondazione della Compagnia per l'Africa, 1682; protezione agli ugonotti esuli, 1685); in ciò gli furono preziose l'alleanza e la conoscenza dei Paesi Bassi, in cui era stato educato. Di analoga origine furono i suoi gusti artistici: le sue collezioni di pittura olandese e fiamminga costituirono la base dei più importanti musei di Berlino.