(Saint Vincent and the Grenadines). Stato dell'America Centrale (389 km²). Capitale: Kingstown. Popolazione: 104.000 ab. (stima 2008). Lingua: inglese (ufficiale), creolo-inglese. Religione: anglicani 41,6%, protestanti 21,2%, cattolici 11,5%, altri 25,7%. Unità monetaria: dollaro dei Caraibi Orientali (100 centesimi). Indice di sviluppo umano: 0,766 (92° posto). Confini: oceano Atlantico. Membro di: Commonwealth, OAS, ONU e WTO, associato UE.

Generalità

Il territorio comprende l'isola di Saint Vincent (situata nel settore meridionale delle Piccole Antille, nelle Windward Islands, e separata dall'isola di Saint Lucia da un braccio di mare detto Saint Vincent Passage), e la sezione settentrionale dell'arcipelago delle Grenadine (Grenadines), che include le isole Bequia, Mustique, Mayreau, Canouan, Union Island e altre minori (la sezione meridionale costituisce una dipendenza dell'isola di Grenada). Il rapporto di Saint Vincent con i colonizzatori è iniziato relativamente tardi: i suoi abitatori infatti, i Caribi, riuscirono per lungo tempo a tenere lontani gli europei grazie alla loro determinazione e alla loro aggressività. Nel 1675 venne accolto invece un gruppo di africani, giunti in quelle acque come schiavi e fuggiti da una nave olandese che aveva fatto naufragio. I neri si fusero presto con gli indigeni, fino a che, all'inizio del XVIII secolo, fu permesso ai francesi di costruire sull'isola un primo insediamento. Passata in seguito agli inglesi, Saint Vincent vide scomparire rapidamente la popolazione originaria.

Lo Stato

Indipendente dall'ottobre 1979, Saint Vincent e Grenadine è una monarchia costituzionale nell'ambito del Commonwealth; capo dello Stato è il sovrano britannico, rappresentato da un governatore generale, che esercita il potere esecutivo insieme al Consiglio dei ministri. Il potere legislativo spetta al Parlamento unicamerale, i cui membri sono in parte nominati e in parte eletti a suffragio universale per 5 anni. Il sistema di diritto in uso è basato sulla Common Law britannica. La giustizia è amministrata dalla Corte Suprema dei Caraibi Orientali con sede a Saint Lucia. La pena di morte è in vigore. La difesa del Paese non prevede lo schieramento di forze armate regolari, ma sono presenti una Forza di Polizia e una Guardia Costiera. L'istruzione primaria è gratuita ma non obbligatoria: la scuola inizia all'età di 5 anni e si conclude a 11 anni. L'educazione secondaria comincia a 12 anni ed è strutturata in due cicli, il primo della durata di cinque anni e il secondo di due. L'impegno governativo nella scuola secondaria è limitato: la maggioranza degli istituti infatti è di stampo confessionale; l'analfabetismo è ancora particolarmente diffuso tra la popolazione: nel 2003, il tasso registrato era pari all'11,9%.

Territorio: geografia fisica

Sia Saint Vincent, sia le Grenadine sono di natura vulcanica; Saint Vincent è percorsa per tutta la sua lunghezza da una cresta montuosa e culmina a N nel vulcano Soufrière (1234 m), ripetutamente attivo: anche nel 1979 una sua eruzione causò danni molto gravi ai raccolti. Il clima è tropicale, con temperature minime di 18 ºC e massime di 32 ºC; le precipitazioni aumentano con l'altitudine, passando dai 1500 mm annui in media della costa ai 4000 mm delle aree interne più elevate. Numerosi corsi d'acqua incidono i versanti montuosi, dando origine a valle a piccole pianure alluvionali litoranee.

Territorio: geografia umana

L'isola maggiore era anticamente abitata dai ciboney, poi sottomessi agli arawak, a loro volta soggiogati dai caribi. Tra le ultime a essere colonizzata, l'isola fu contesa da inglesi e francesi. La popolazione è formata essenzialmente da neri (65,5%) e mulatti (23,5%) ma sono presenti anche minoranze di asiatici ed europei. La densità media è di 267 ab./km²; poco più della metà degli abitanti vive in città e il resto è distribuito nei villaggi costieri di Saint Vincent. Principale centro è la capitale Kingstown, situata sulla costa sudoccidentale dell'isola.

Territorio: ambiente

La foresta tropicale, che occupa poco meno di un terzo della superficie del Paese, è l'habitat del pappagallo di Saint Vincent, una specie in via di estinzione, di serpenti e dell'aguti. La fauna marina è varia e comprende squali, piovre, murene, tartarughe; l'inquinamento dei mari e delle coste, causato dagli scarichi delle imbarcazioni, ha provocato, tuttavia, gravi danni all'ecosistema marino ed è tale da rendere impraticabile la balneazione in alcune zone. Le aree protette interessano l'1,2% del territorio e sono suddivise in riserve forestali, faunistiche e parchi marini.

Economia

Il Paese, la cui economia è legata principalmente al settore primario, ha un PIL di 601 ml $ USA e un PIL pro capite di 5.615 $ USA (2008); la disoccupazione è elevata (quasi un quinto della popolazione attiva nel 2000). § L'agricoltura si basa sulla coltivazione di banane, manioca, patate dolci (batate), noci di cocco, canna da zucchero, noce moscata, maranta, da cui si ricava l'arrowroot (una particolare fecola utilizzata in campo dolciario), e, di recente, colture di sussistenza. Nonostante l'attiva lotta internazionale al narcotraffico e l'aperta ostilità degli Stati Uniti, il Paese produce anche coltivazioni illegali di marijuana. L'agricoltura è, da tempo, destinataria di sforzi governativi volti alla realizzazione di una riforma agraria e di miglioramenti sia nei metodi produttivi sia nella commercializzazione dei prodotti: dal 1986, per esempio, è iniziata la resa produttiva della grande tenuta di Orange Hill (12.000 ha, in forma cooperativa), strutturata come centro di ricerca e sperimentazione agricola. § Un ruolo piuttosto modesto svolgono invece sia l'allevamento sia la pesca. § L'industria (cementifici, mobilifici, aziende alimentari per la produzione di farina e zuccheri, fabbriche per l'assemblaggio di componenti elettroniche) è in crescita: a essa sono stati destinati fondi per l'ammodernamento delle infrastrutture; non solo, ma è stato costituito anche un ente per lo sviluppo preposto alla promozione di joint venture con imprese estere. § Il commercio estero, gravemente deficitario (il Paese dipende dagli aiuti internazionali, provenienti principalmente dall'Unione Europea), si svolge con Francia, Grecia, Italia, Russia e Gran Bretagna per le esportazioni; con Singapore, Trinidad e Tobago, USA, Italia, Spagna, Turchia e Germania per le importazioni. Principale prodotto di esportazione sono le banane, poi arrowroot, taro, farina, riso e racchette da tennis; le importazioni, invece, sono costituite principalmente da prodotti alimentari, macchinari e attrezzature, prodotti chimici, fertilizzanti, minerali e combustibili. § Buone sono le comunicazioni stradali e discretamente attrezzato è il porto di Kingstown; aeroporti principali sono Arnos Vale (presso Kingstown), Bequia e Union. § In crescita è anche il settore delle costruzioni, incentivato dallo sviluppo dell'edilizia legata alla diffusione sempre più imponente delle case di villeggiatura sulle isole Grenadine. Positivo anche l'incremento dei flussi turistici anche se il volume degli ingressi sulle isole è inferiore rispetto alle principali mete caribiche, complice anche l'assenza nel Paese di uno scalo internazionale.

Storia

Saint Vincent e Grenadine divenne colonia britannica nel sec. XVIII. Amministrata fino al 1959 dal governatore delle Antille britanniche, in seguito alla riforma costituzionale del 1960 ebbe una propria amministrazione. Nel 1967 quasi tutte le colonie dell'arcipelago divennero Stati associati al Regno Unito, mentre Saint Vincent e Grenadine dovette aspettare ancora due anni, fino al 27 ottobre 1969. Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth dal 27 ottobre 1979, il Paese è stato guidato da un governo laburista fino alle elezioni del 1984, vinte dai conservatori del Nuovo Partito Democratico (NDP), il cui leader, James F. Mitchell, è stato riconfermato premier nelle successive consultazioni del 1989 e 1994; nel 2001 a capo del governo è tornato un laburista (Ralph E. Gonsalves).

Cultura: generalità

L'arcipelago di Saint Vincent e Grenadine presenta i caratteri culturali tipici delle altre isole caribiche: le tradizioni sono un insieme di antiche usanze africane ed elementi del passato coloniale. Anmche gli edifici rispecchiano la storia delle dominazioni delle isole: nella capitale, Kingstown, la Saint George's Cathedral, anglicana, è del 1820 ed è in stile georgiano; la Saint Mary's Cathedral, cattolico-romana, fu eretta nel 1823 e presenta elementi tipici neogotici. L'arte figurativa più diffusa è la pittura (Gary Peters, Joseph Esquina, Lennox “Dinks” Johnson fra gli artisti più attivi) in cui i soggetti preminenti sono i paesaggi naturali delle isole. Sostegno e promozione agli artisti arrivano dalla St.Vincent & the Grenadines Visual Arts Society, costituita nel 2003. La letteratura scritta è piuttosto scarsa, mentre perdurano le tradizioni orali, e la capacità di raccontare storie, aneddoti reali o riferiti a un passato mitico, è considerata un'importante abilità sociale. Gruppi folcloristici e cantanti si dedicano soprattutto al calypso, alla soca, al reggae, alle percussioni (tipico il tamburo steel pan). Tra le attività più diffuse, a metà fra lavoro e hobby, vi è la costruzione di imbarcazioni. Gioielli e manufatti in legno sono altri prodotti dell'artigianato locale. Il piatto nazionale è il pane alla frutta con pesce, elemento base, insieme alla verdura e alla frutta stessa, dell'alimentazione. Proprio delle isole è anche un particolare tipo di rhum. A Saint Vincent e Grenadine si praticano, tra gli sport, prevalentemente il cricket e il calcio, di chiara derivazione anglosassone.

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