Romano I

Lecapeno, imperatore bizantino (m. isola di Proti 948). Figlio di contadini armeni, si affermò come capo della marina bizantina nel corso della terribile crisi sopravvenuta durante la minore età di Costantino VII, quando l'Impero sfiorò la rovina per difetto di unità di governo e per l'aggressiva politica di espansione di Simeone, zar dei Bulgari. Assunta la tutela di Costantino VII (a cui dette in sposa la figlia Elena), nel 919 fu incoronato coimperatore e divenne l'effettivo capo dello Stato. Con un imponente apparato difensivo e un'accorta diplomazia smorzò le ambizioni di Simeone (la più alta delle quali era il trono dell'impero stesso), consolidò le posizioni bizantine nei Paesi balcanici, riportò notevoli successi contro gli Arabi in Armenia e in Mesopotamia con la collaborazione del valente generale Giovanni Curcuas, e sul mare, nonché in Italia; difese inoltre la capitale dai Russi del principe Igor e stabilì anche con loro i primi rapporti commerciali. Promotore di una politica economica vantaggiosa per i ceti più modesti oppressi dai grandi signori terrieri, godette largamente del favore popolare; ma per la sua lealtà verso il legittimo imperatore Costantino VII suscitò la gelosia dei suoi stessi figli Cristoforo, Stefano e Costantino, i quali predisposero un colpo di Stato per eliminare il padre e Costantino VII e usurpare il trono. Nel 944 Romano I fu catturato dai suoi due figli minori e relegato nell'isola di Proti, dove morì qualche anno dopo in abito monacale. Costantino VII esiliò i figli di Romano I nel 945, rimanendo unico imperatore e associando in seguito al trono il proprio figlio Romano II. Romano I fu uno dei più insigni imperatori bizantini e gettò le basi di una lunga serie di successi dell'Impero.

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