Roerich, Nikolaj Konstantinovič
pittore, archeologo e scrittore russo (Pietroburgo 1874-Naggar, India 1947). Studiò all'Accademia di Pietroburgo (1893-97) e a Parigi, dove elaborò uno stile pittorico, di impostazione simbolista, adatto a rendere in immagini il fantastico e il mitico, secondo una visione scaturita dal profondo interesse dell'artista verso il mondo preistorico e le antiche civiltà. L'arte di Roerich appare infatti costantemente legata alle sue esperienze di studioso dell'antichità (compì ricerche nei siti della Russia preistorica; dal 1923 al 1928 fece parte di una spedizione scientifica che operò in India, Himalaya, Tibet, Mongolia) e si esplicò nei generi e nelle tecniche più diversi: dalla pittura ispirata al mondo primitivo, all'affresco storico, all'icona religiosa; dalle decorazioni di edifici ai bozzetti per le scene dei balletti di Djagilev. Dal 1916 compì soggiorni in Finlandia, in Svezia e in Inghilterra, trasferendosi poi negli USA dove rimase fino al 1923. In quell'anno si trasferì sulle montagne dell'Himalaya, nella Kullu Valley, nello stato indiano dell'Himachal Pradesh. Nel 1928 fondò a New York un museo intitolato al suo nome e destinato ad accogliere la maggior parte delle sue opere. Dell'attività di scrittore si ricorda il libro Himalaya (1929).