Ripellino, Àngelo Marìa
slavista e poeta italiano (Palermo 1923-Roma 1978). Ordinario di lingua e letteratura russa e incaricato di lingua e letteratura ceca all'Università di Roma, traduttore dal russo (Pasternak, Blok), dal ceco (Holan, Halas) e dal polacco, ha dedicato a queste letterature numerosi saggi: Storia della poesia ceca contemporanea (1950), Majakovskij e il teatro russo d'avanguardia (1959), Il trucco e l'anima (1965), Letteratura come itinerario nel meraviglioso (1968). Magico evocatore di atmosfere si è rivelato nei suoi versi (Non un giorno, ma adesso, 1960; La fortezza d'Alvernia, 1967; Sinfonietta, 1972; Autunnale barocco, 1977) e nelle prose (Praga magica, 1973; il volume di racconti Storie del bosco boemo, 1975), funambolesche avventure verbali sospese tra realtà e fiaba. È uscita postuma una raccolta di scritti di letteratura russa, ceca e polacca con il titolo Saggi in forma di ballate (1978).