Prandtauer o Prandauer o Prantauer, Jakob
architetto austriaco (Stanz, Tirolo, 1660-Sankt Pölten 1726). Tra i maggiori maestri dell'architettura barocca, fu attivo essenzialmente nel campo dell'architettura monastica, come geniale interprete delle direttive dei grandi ordini religiosi impegnati nella riaffermazione della potenza del cattolicesimo dopo le guerre di religione. Figlio di un capomastro, si formò in ambiente strettamente locale e artigianale, ciò che si avverte nell'estrema accuratezza esecutiva delle sue opere, per le quali non si limitò a dare i progetti. Nel 1700 ricevette dall'abate B. Dietmayr l'incarico di ricostruire e ampliare l'abbazia benedettina di Melk, opera cui attese per ca. 25 anni e che fu terminata dai suoi allievi F. e J. Mugenast. Il complesso, che sorge su un'altura rocciosa a picco sul Danubio, è costituito da due cortili rettangolari, allineati secondo l'asse maggiore, nel secondo dei quali è inserita la chiesa con la facciata compresa fra due torri con cupole a cipolla; il terzo cortile, prospiciente la chiesa, è racchiuso tra ali convergenti collegate da un corpo più basso, concavo, aperto sul fiume sottostante attraverso un portico a serliana. L'abbazia di Melk, considerata il capolavoro di Prandtauer , rivela pienamente le caratteristiche del linguaggio dell'artista, aderente alle differenti funzioni degli edifici e capace di elaborare influssi viennesi (von Erlach, Hildebrandt) e del tardo barocco italiano (Borromini, Fontana) adattandoli alle esigenze concrete della committenza e soprattutto dell'ambiente naturale. Tra le altre realizzazioni di Prandtauer sono da ricordare l'ex chiesa del monastero delle Carmelitane a Sankt Pölten (1706-12), gli edifici per il monastero dei Benedettini a Kresmünster (1713-17), la continuazione dei lavori iniziati da C. A. Carlone nell'abbazia degli Agostiniani a Sankt Florian (1708-14, scalone e sala del convento).