Hildebrandt, Johann Lukas von-
architetto austriaco (Genova 1668-Vienna 1745). Figlio di un capitano tedesco al servizio della Repubblica di Genova, iniziò la sua attività come ingegnere militare imperiale e nell'arte delle fortezze si perfezionò a Roma con C. Fontana (1690); nel 1695-96 seguì il principe Eugenio di Savoia nella sua campagna in Piemonte. Le sollecitazioni dell'architettura manierista e barocca italiana (Guarini) furono determinanti per l'evoluzione dell'arte di Hildebrandt. Nel 1698, al suo ritorno a Vienna, fu nominato consigliere imperiale per l'architettura. Il progetto per la chiesa dei Piaristi (1698), realizzata a partire dal 1717, rivela, nella concezione dinamica dello spazio interno, che si articola in una successione di concavità e convessità le cui tensioni si risolvono nella volta riccamente decorata, la rielaborazione di prototipi guariniani; la facciata riprende lo schema barocco romano di S. Carlino (Borromini). Ai progetti per la chiesa di S. Lorenzo a Gabel (Boemia) e per palazzo Schwarzenberg a Vienna seguì la nomina ad architetto di corte (1700). Della sua attività al servizio di Friederich Karl von Schönborn (1706-17) restano la residenza viennese, il castello di Göllersdorf e il mausoleo familiare degli Schönborn nella Lorettokirche. Nel palazzo Daun-Kinsky (1713-16) la struttura architettonica è scandita in facciata da pilastri che ne accentuano lo slancio verticale. Degli stessi anni sono il monumentale scalone di Pommersfelden (Alta Franconia) e il padiglione del castello, che si inserisce in un'ampia scenografia spaziale riccamente ornata. Nel palazzo del Belvedere (1721-24), costruito per il principe Eugenio di Savoia, Hildebrandt adottò uno schema mosso, composto di episodi architettonici plasticamente ben individuati: il grande blocco centrale è fiancheggiato da ali terminanti con quattro padiglioni ottagonali coperti a cupola. Nel 1723 succedette a J. B. Fischer von Erlach nella carica di sovrintendente generale delle fabbriche imperiali. Ai progetti per la ricostruzione del palazzo imperiale a Vienna (1724-25), per il castello di Marchfeld (1725-32) e per il palazzo Harrach a Vienna (1728-29), seguì un periodo di fervida collaborazione con B. Neumann a Würzburg, per la residenza Schönborn. L'attività di Hildebrandt costituisce uno dei momenti più felici dell'architettura austriaca barocca; la sua ricerca indirizzata verso l'individuazione di spazi dinamici complessi, spesso risultanti da planimetrie basate sull'intersezione di ellissi, se da un lato recupera le tradizioni del barocco italiano, dall'altro anticipa le soluzioni del rococò maturo, anche per l'esatta valutazione del rapporto struttura-decorazione, che nell'opera di Hildebrandt compongono un'inscindibile e complessa unità.