Neumann, Balthasar
architetto tedesco (Eger, Boemia, 1687-Würzburg 1753). Personalità eccezionale del barocco tedesco, rielaborò tutti i principali temi costruttivi dell'architettura germanica, compiendo al tempo stesso una fondamentale opera di mediazione con le esperienze europee (architettura austriaca, barocco italiano, classicismo francese). Realizzò così uno stile personalissimo, i cui caratteri tipicamente barocchi di dinamismo delle masse e di compenetrazione degli spazi raggiungono uno straordinario livello inventivo. Nato da una famiglia di artigiani, dopo un apprendistato in una fonderia, si trasferì a Würzburg, dove fu indirizzato da A. Müller verso studi di geometria e di rilevamento nei campi dell'ingegneria civile e militare. Entrato nell'esercito col grado di luogotenente d'artiglieria, ebbe modo di compiere viaggi e studi in varie località (Belgrado, Vienna, Milano, Torino, Strasburgo, Parigi) e di ricevere i primi importanti incarichi. Tornato a Würzburg, fu nominato (1719) dal principe-vescovo Philipp Franz di Schönborn sovrintendente alla costruzione della nuova residenza vescovile (in coppia con J. Dientzenhofer), attività cui attese praticamente per tutta la vita. Nel contempo Neumann si occupò dell'ampliamento urbano della città, come supervisore (dal 1722) nella commissione di controllo dell'edilizia civile. Allargò poi notevolmente la sua influenza diventando sovrintendente anche a Bamberga, a Spira e a Treviri, residenze di altri membri della famiglia Schönborn. Sotto il governo di Friedrich Karl di Schönborn, principe-vescovo dal 1729 al 1746, la dittatura artistica e tecnica di Neumann non ebbe limiti. Infatti non minore interesse dell'architettura suscitarono in Neumann i grandi problemi di ingegneria idraulica e industriale: nel 1730 curò l'impianto di approvvigionamento idrico di Würzburg e nel 1733 l'installazione di opifici industriali nei dintorni. Appartengono agli stessi anni i suoi riuscitissimi interventi nel castello di Bruchsal (1731) e in quello di Brühl (1740). Tra il 1729 e il 1730 Neumann fu ancora a Vienna, per sottoporre i disegni della residenza di Würzburg a L. von Hildebrandt, del quale accettò alcuni fondamentali consigli e col quale collaborò felicemente nella realizzazione della cappella del palazzo. La vivace collaborazione con Hildebrandt durò circa un decennio e diede anche positivi esiti nella felice risoluzione del castello di Werneck (1734-45). Frattanto procedeva la costruzione della Residenza di Würzburg: nel 1737 fu iniziato il celebre scalone d'onore, che G. B. Tiepolo affrescò (assieme alla Kaisersaal) tra il 1750 e il 1753. Ugualmente impegnativi sono i progetti ineseguiti di Neumann per la Residenza imperiale di Vienna (1746-47) e per le Residenze di Stoccarda (1749-50) e di Karlsruhe (1749). È però nell'architettura chiesastica che Neumann dispiegò eccezionali capacità di manipolare complessi schemi geometrici, controllandone ogni sviluppo spaziale. Al 1723-36 risale la cappella Schönborn nel duomo di Würzburg, cui fecero seguito l'abbaziale di Münsterschwarzach sul Meno (1727-42; demolita), il santuario di Gössweinstein (1729-39) e l'abbazia di S. Paolino a Treviri (1734), che denuncia un certo compiacimento nel ricordo di stilemi goticheggianti. Dopo la chiesa dei gesuiti a Magonza (1742-46; demolita), Neumann pervenne al suo capolavoro, ultimo traguardo delle sue ricerche spaziali: il santuario dei Quattordici Santi presso Lichtenfels (1743-72), le cui audaci compenetrazioni di spazi rappresentano la summa dell'intero tardobarocco centroeuropeo.