Pozzuòli
Indicecomune della Città Metropolitana di Napoli (14 km), 28 m s.m., 43,21 km², 77.090 ab. secondo una stima del 2021 (puteolani), patrono: san Procolo (16 novembre).
Pozzuoli. Solfatara nei pressi del centro cittadino.
De Agostini Picture Library/A. Dagli Orti
Generalità
Cittadina situata al centro dell'omonimo golfo, nella sezione meridionale dei Campi Flegrei. Al nucleo originario (Rione Terra), raccolto su un promontorio, si affiancano i quartieri moderni (la “città bassa”) che si estendono lungo il litorale, sia verso E sia verso NW, in direzione rispettivamente di Napoli e di Baia, come pure verso l'interno, a N. Celebre la sua Solfatara, da cui fuoriescono vapore acqueo surriscaldato e altri gas vulcanici. È sede vescovile.
Storia
Fondata da fuoriusciti Greci con il nome di Dikaiarchia (fine sec. VI a. C.), dopo aver contribuito con Cuma alla difesa dell'ellenismo in Campania, cadde sotto i Sanniti (fine sec. V a. C.). Passò nel 338 a. C. sotto Roma, che vi dedusse nel 194 a. C. una colonia, Puteoli, che fu la principale base per l'espansione in Oriente e conservò una grande importanza anche dopo il potenziamento del porto di Ostia. Tra le prime culle del cristianesimo in Italia, subì molte devastazioni durante le invasioni barbariche. In epoca longobarda soffrì gli attacchi saraceni e nel 1198 subì gravi danni in seguito all'eruzione della solfatara. Rasa al suolo da un terremoto nel 1538, tornò lentamente a ripopolarsi nel sec. XVII, quando ebbe inizio lo sfruttamento della solfatara.
Arte
Tutto il territorio comunale è di grande interesse storico, artistico e naturalistico. Il duomo, fondato nel sec. XI, ricostruito nel 1634 e devastato da un incendio nel 1964, fu eretto in età paleocristiana sui resti del Capitolium di età augustea. All'interno si conservano la tomba di G. B. Pergolesi e interessanti affreschi del sec. XVII. Tra le testimonianze dell'età romana, oltre ai resti del porto, degli impianti idraulici, delle terme e dello stadio, rivestono particolare importanza il Serapeo o tempio di Serapide, in realtà un macellum, mercato pubblico di epoca flavia, che sulle colonne conserva tracce dei fenomeni bradisismici della zona, e l'anfiteatro costruito secondo la tradizione al tempo di Vespasiano (seconda metà del sec. I), il terzo per grandezza dopo il Colosseo e quello di Santa Maria Capua Vetere; di grande interesse sono gli ambienti sotterranei, tre corridoi in laterizio, tra i più estesi e i meglio conservati finora rinvenuti. Mausolei, con sepolcri a colombario, sono venuti alla luce nei pressi della città, soprattutto lungo la via Campana (mausolei a due piani). Oltre alle sculture e alle iscrizioni, sono stati recuperati vasellame fittile e vetri incisi, diffusi in tutto l'impero.
Economia
La città è una frequentata stazione termale e balneare, oltre che centro commerciale e industriale, con aziende attive nei settori elettromeccanico, cantieristico, tessile, alimentare e delle materie plastiche. Notevoli sono anche le attività portuali (traffico passeggeri e merci) e pescherecce. L'agricoltura è praticata sulle pendici delle colline flegree, dove prevale la produzione di uva (vino campi flegrei DOC), e sulla fascia litoranea, con coltivazioni di ortaggi e alberi da frutto (soprattutto agrumi); è sviluppato il florovivaismo. È sede dell'Accademia Aeronautica.
Dintorni
Nei dintorni, all'interno di un antico vulcano spento, si trova la Riserva Naturale Cratere degli Astroni, vero gioiello della costa napoletana, con circa 247 ettari di fitto bosco, caratterizzato da un habitat estremamente vario. Nel territorio comunale di Pozzuoli sono i resti della colonia greca di Cuma.