Pliseskaja, Maja Michajlovna
ballerina russa (Mosca 1925). Allieva della scuola di ballo del Bolšoj di Mosca, si mise in luce fin dai primissimi anni come un'eccellente promessa e assai prima del diploma fu chiamata a interpretare parti di rilievo con la compagnia di quel teatro. Subito dopo il diploma (1943) entrò a far parte della compagnia con il titolo di solista. Esordì nel Lago dei cigni e, dopo un periodo di perfezionamento sotto la guida della grande maestra leningradese Agrippina Vaganova – allora a Mosca per un anno – ottenne un personale trionfo come protagonista di Raymonda, che le valse la nomina a prima ballerina. Nella sua lunga, trionfale carriera è poi stata protagonista di tutti i maggiori ruoli del repertorio ballettistico russo e sovietico, distinguendosi in particolare, per le sue straordinarie qualità lirico-espressive e per il virtuosismo tecnico, nel doppio ruolo di Odette-Odile (Lago dei cigni), di Kitri (Don Chisciotte) e nella personale interpretazione del celebre assolo di M. Fokin per A. PavlovaLa morte del cigno. Fra i molti ruoli da lei creati è da ricordare anche quello di Carmen nell'omonima versione ballettistica della tragedia di Bizet creata da Alberto Alonso (1967). Prima ballerina di eccezionale talento e carisma, punta di diamante e ambasciatrice della scuola sovietica nel mondo, la Pliseskaja ha anche dimostrato grande versatilità nelle numerose occasioni a lei accordate dalle autorità sovietiche di esibirsi e lavorare in Occidente. Dopo la sua prima apparizione all'Opéra di Parigi (1961), che fece sensazione, si è esibita in creazioni di numerosi coregrafi fra cui R. Petit (La rose malade) e M. Béjart (Leda, Isadora). Si è cimentata anche con la coreografia debuttando con l'atto unico Anna Karenina (1972), cui ha fatto seguito Il gabbiano (1980), ispirato all'omonimo dramma di Čechov. Dal 1983 al 1986 è stata direttrice del ballo al Teatro dell'Opera di Roma, dal 1987 al 1988 direttrice artistica della compagnia di balletto del Teatro Lirico Nazionale di Madrid.