Pan-po ts'un
stazione archeologica cinese nello Shensi sud-orientale, scavata nel 1953-57. Con il sito di Miao-ti-kou costituisce la località più rappresentativa della cultura neolitica di Yang-Shao (ceramica dipinta) databile intorno al 2500 a. C. Nel villaggio neolitico di Pan-po ts'un, una sorta di Pompei asiatica, dotato di Museo e aperto al pubblico nel 1958, sono state messe in luce fondazioni di case, a forma circolare o rettangolare, a livello semisotterraneo, con pali di sostegno della copertura e focolare centrale. Al centro dell'abitato, delimitato tutt'attorno da un profondo fossato, è stata accertata la presenza di un grande edificio a pianta rettangolare, destinato probabilmente alle riunioni del clan. L'inventario del tessuto urbanistico e architettonico di Pan-po ts'un ha accertato la presenza di 45 case, 200 silos e nella vicina necropoli l'esistenza di circa 200 tombe individuali per adulti e di circa un'ottantina di urne (giare) destinate ai bambini (queste ultime collocate per lo più in prossimità delle abitazioni). Importanti rinvenimenti a Pan-po ts'un si riferiscono sia a utensili in pietra o in osso che attestano l'attività agricola accanto a quelle della pesca e della caccia, sia a tipi di ceramica dipinta a decorazione geometrica, antropomorfa e zoomorfa.