Orbetèllo
Indicecomune in provincia di Grosseto (38 km), 3 m s.m., 226,96 km², 14.531 ab. (orbetellani), patrono: san Biagio (3 febbraio).
Generalità
Cittadina della Maremma, situata al centro dell'omonima laguna costiera. L'abitato sorge all'estremità di una striscia di terra che, collegata al monte Argentario tramite una diga artificiale, separa la laguna in due parti.
Storia
Insediamento preistorico, ebbe un notevole sviluppo in epoca etrusca e poi romana. Nel Medioevo appartenne all'abbazia romana delle Tre Fontane, che nel 1269 la concesse agli Aldobrandeschi di Sovana a cui successero gli Orsini. Nel 1414 passò a Siena. Con il dominio spagnolo fu nominata capitale dello Stato dei Presidi (1557) costituito da Filippo II. Nel 1708 passò agli austriaci, nel 1736 ai Borbone di Napoli, nel 1815 al Granducato di Toscana.
Arte
Il principale monumento della cittadina è il duomo: costruito nel sec. XIV e rifatto nel XVII, conserva la facciata gotica, ornata da un portale a sesto acuto, e all'interno un paliotto marmoreo con rilievi d'arte preromanica. L'antiquarium civico raccoglie reperti archeologici etruschi e romani. Si possono ancora ammirare la cinta muraria in opera poligonale del sec. IV a. C. e tombe etrusche anteriori.
Economia
L'economia locale si basa sul terziario: Orbetello è prestigiosa e conosciuta località di villeggiatura. L'industria è presente con aziende chimiche, dell'abbigliamento, alimentari e del legno. L'agricoltura produce uva da vino (per la qualità parrina), ortaggi, frutta e barbabietole. Attiva è la pesca.
Dintorni
Lungo il litorale tirrenico, rispettivamente a E e a N, si trovano Ansedonia e Talamone. Ansedonia, fiorente colonia romana decaduta a partire dal sec. IV, fu covo di pirati nel Medioevo e fu distrutta dai senesi nel 1330. Talamone, a ridosso del parco dell'Uccellina, fu un attivo porto sotto gli Etruschi e i Romani. Nel sec. XIV appartenne all'abbazia di San Salvatore sull'Amiata e poi ai senesi. Gli spagnoli nel 1557 la unirono allo Stato dei Presidi.