Myrnyj, Panas
pseudonimo dello scrittore ucraino Afanasij Rudčenko (Mirgorod 1849-Poltava 1921). Impiegato nell'amministrazione governativa, esordì nel 1872 sotto lo pseudonimo di Myrnyj e conservò il segreto della propria identità fino al 1910. Nella sua narrativa, scritta in una lingua notevolmente ricca e bella, Myrnyj si collega a Ševčenko e a Černyševskij, ma si ispira soprattutto al patrimonio etnografico e alla vita dei contadini ucraini, descritti con un realismo che rivela profondo interesse per i problemi sociali, ma che lascia spazio alla penetrazione psicologica e all'immagine trasfigurata della natura. Tra i suoi romanzi spiccano Forza perduta (1903, apparso fin dal 1878 col titolo Forse muggiscono i buoi quando la mangiatoia è piena?), scritto in collaborazione col fratello Ivan detto Bilyk, La meretrice (1883) e Libertà affamata (postumo, 1940). Tra i racconti si ricordano Lo scellerato (1877) e Il sogno (1905); tra i lavori teatrali, Nemyrivna (1889).