Černyševskij, Nikolaj Gavrilovič

critico letterario e scrittore russo (Saratov 1828-1889). Come esponente delle idee radical-socialiste, esercitò un forte influsso sul mondo intellettuale progressista. Dal 1855 collaborò alla rivista Sovremennik (Il contemporaneo), dalla quale diffuse la sua interpretazione del pensiero di Feuerbach in chiave positivistica, sostenendo che l'attività pratica è inscindibile dagli interessi immediati e l'attività artistica deve aver per scopo la promozione sociale. Dopo due anni di prigionia nella fortezza di Pietroburgo, nel 1864 fu deportato in Siberia, da dove ritornò solo nel 1883. La sua opera principale, il romanzo Che fare?, scritto in carcere, è dedicata al problema dell'emancipazione femminile e della famiglia. Tra le altre opere: Rapporti estetici dell'arte con la realtà (1855) e Saggi sull'epoca gogoliana (1855-56).

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