Musso
Indicecomune in provincia di Como (46 km), 201 m s.m., 4,12 km², 1067 ab. (mussesi), patrono: san Biagio (3 febbraio).
Centro posto sulla sponda nordoccidentale del lago di Como. Abitato dai romani, che ne sfruttarono le ricche cave di marmo, nel Medioevo seguì parzialmente le vicende di Dongo (compreso nel feudo delle Tre Pievi con Gravedona e Sorico). Munito di castello, fu feudo dei Malacrida e in seguito fu conquistato nel 1523 da Gian Giacomo Medici di Marignano, che lo munì di artifici difensivi rendendolo base di partenza delle proprie imprese. Nel 1532, stretto dagli attacchi di Francesco II Sforza, alleato dei Grigioni, fu costretto a cedere il territorio e il castello, che fu distrutto. Musso divenne poi feudo dei Bossi. § Del famoso castello rimangono, nei pressi della chiesetta di Sant'Eufemia, parte di un arco e qualche muraglione. La parrocchiale di San Biagio è costituita da un primo nucleo tardoromanico a tre navate, sul quale furono innestati, nel Cinquecento, volte a crociera nelle navate laterali, portale centrale e affreschi a finto bugnato nella facciata. Nei pressi è possibile ammirare il cosiddetto “giardino del Merlo”, ricco di piante esotiche. § L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori edile e ottico, e sul turismo: Musso, inserito in un'area verdeggiante, che digrada verso il lago lungo le pendici del monte Bregagno, è frequentata località di villeggiatura estiva.