comune in provincia di Pavia (37 km), 108 m s.m., 52,12 km², 14.244 ab. (mortaresi), patrono: san Lorenzo (primo lunedì di maggio).

Generalità

Cittadina della Lomellina, posta fra i torrenti Agogna e Terdoppio. L'impianto ortogonale dell'abitato, di chiara matrice romana, fino al Settecento non subì notevoli ristrutturazioni; il primo ampliamento interessò la parte a S, dove intorno alla metà del sec. XIX fu tracciata un'ampia via principale, lungo la quale vennero costruiti edifici di rappresentanza (Municipio e teatro). È un importante nodo ferroviario, industriale e commerciale.

Storia

Di origine romana, nell'alto Medioevo ebbe il territorio diviso tra i comitati di Bulgaria e di Lomello. Nel 1165 fu assegnata da Federico Barbarossa ai marchesi di Monferrato e alla fine del secolo seguente passò ai Beccaria. Successivamente fu possesso dei Visconti, di Facino Cane e degli Sforza (sec. XV). Nel Cinquecento passò a Opizzino Caccia, di nuovo agli Sforza e poi ai Colonna; infine, nel 1613, l'ebbe in feudo Rodrigo de Orozco. Espugnata dai franco-piemontesi (1658) durante la guerra per conquistare il Ducato di Milano, nel 1743 entrò a far parte dei domini dei Savoia e divenne città capoluogo della Lomellina.

Arte

Nonostante i sette assedi e saccheggi che Mortara subì fra il Duecento e il Settecento, è ancora visibile nella pianta cittadina l'impianto viario romano, e numerosi sono i monumenti e le opere d'arte che vi si conservano. La chiesa di San Lorenzo è opera gotica trecentesca attribuita a Bartolino da Novara, con campanile romanico e facciata tripartita; l'aspetto attuale è dovuto in gran parte ai restauri eseguiti nel sec. XX da Alfredo D'Andrade; vi si trovano numerosi dipinti dei sec. XV-XVII, fra cui una Madonna del Rosario con santi e devoti di Bernardino Lanino (1578), e un presepio ligneo, con 80 personaggi in bassorilievo, di artista lombardo del sec. XVI. La chiesa di Santa Croce fu rifatta nel 1596 (progetto di Pellegrino Tibaldi) sul luogo di una precedente (sec. XI): al suo interno sono dipinti del Lanino e del Moncalvo. Il Teatro Comunale è del 1846.

Economia

L'industria, molto sviluppata, opera prevalentemente nei settori tessile (filatura e torcitura), metalmeccanico, alimentare (riso, dolci, carni e salumi), dell'abbigliamento, degli imballaggi, delle vernici e della lavorazione delle materie plastiche e del legno. Fiorenti sono il commercio, la pioppicoltura e l'agricoltura (riso, cereali e foraggi). È praticato l'allevamento bovino e, soprattutto, delle oche.

Curiosità e dintorni

In settembre si svolge la famosa Sagra del Salame d'Oca, affiancata dal Palio dell'Oca tra le contrade, rievocazione di origine sforzesca. La nascita di questa tradizione si deve alla presenza in Lomellina (dal sec. XV) di una consistente comunità ebraica che, per superare il divieto al consumo di carne di maiale, ricorse all'insaccato di carne d'oca. Nei dintorni sorge l'abbazia di Sant'Albino: fondata nel sec. V, distrutta nei sec. XIII e XV e riedificata nel 1540, conserva però l'abside e il campanile romanici; all'interno, affreschi di Giovanni da Milano (1410).

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