Meidner, Ludwig
pittore tedesco (Bernstadt 1884-Darmstadt 1966). Dopo gli studi alla scuola d'arte di Breslavia e un soggiorno a Parigi (1906-07), si stabilì a Berlino; qui fondò il gruppo “I Patetici”, che contrapponeva agli stilemi di origine impressionista quello che lo stesso Meidner poco più tardi definì “naturalismo fanatico”. Divenuto militante della sinistra radicale, Meidner fa trasparire il suo impegno politico soprattutto nei quadri realizzati tra il 1910 e il 1920, nei quali sono evidenti modi espressionisti che anticipano l'opera di O. Dix; tali opere risentono anche dell'influsso futurista nella loro dinamicità, forza cromatica e nei temi (Rivoluzione, 1913; Città che brucia, 1913). Il regime nazista, che gli aveva impedito l'attività artistica, lo costrinse infine a rifugiarsi all'estero (dal 1939 al 1953 fu in Inghilterra). La produzione migliore di Meidner, che pubblicò anche prose di ispirazione espressionista, è da riscontrare nei quadri degli anni Dieci, segnati dalla prefigurazione delle violenze e delle sciagure della guerra.