Mechelen
IndiceGeneralità
Antico centro commerciale di origine medievale, noto per le manifatture di pizzi e trine, Mechelen sorge sul fiume Dijle e sul canale Lovanio-Dijle. Nella città antica, ricca di capolavori dell'architettura religiosa fiamminga, sono rimasti intatti due beghinaggi che l'UNESCO ha dichiarato Patrimonio mondiale dell'umanità. In francese, Malines.
Storia
Conosciuta dal sec. VI, Mechelen ebbe gli statuti comunali nel 1242. Contesa dai duchi di Brabante e dai conti di Fiandra, dopo il 1369 entrò nell'orbita del Ducato di Borgogna. Nel 1473 Carlo il Temerario la dotò d'un Parlamento. Agli inizi del sec. XVI Margherita d'Austria, governatrice dei Paesi Bassi, ne fece la capitale dei Paesi Bassi spagnoli, vi fissò la propria residenza e si circondò d'una corte brillante. In rivolta contro gli Spagnoli, subì assedi e saccheggi (1572 e 1578) finché, nel 1585, Alessandro Farnese spense completamente le velleità antispagnole. Nuovamente travagliata dalle guerre dei sec. XVII e XVIII, soggiacque a Napoleone che nel 1804 ne distrusse le fortificazioni. Mechelen subì devastazioni nel corso della prima guerra mondiale.
Arte
Antico centro di produzione tessile e importante punto di raccordo di traffici commerciali tra Anversa, Lovanio e le Fiandre, la città si sviluppò, dai sec. XI-XII, sulle due rive del fiume Dijle, dopo che alla fine del sec. IX vi era stata fondata (sulla riva destra) l'abbazia di St.-Rombaut, attorno alla quale si configurò il nucleo storico accentrato sulla Grand-Place. La costruzione della cattedrale, superba espressione dell'architettura gotico-fiamminga, fu iniziata verso il 1217 e si protrasse (coro, volta) fino ai sec. XIV-XV; la grande torre occidentale (dotata di un famoso carillon a 49 campane) fu innalzata dal 1450 ca. al 1578, rimanendo tuttavia incompiuta. L'architettura religiosa di Mechelen presenta nella sua evoluzione dal sec. XIV al XVII diverse espressioni stilistiche, dal gotico brabantino della chiesa di S. Caterina (1366-1409) ai caratteri tardo-gotici delle chiese dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista (1443-84; con decorazione pittorica e scultorea dei sec. XVII-XVIII, tra cui opere di T. Verhaegen e l'Adorazione dei Magi di Rubens) e di Notre-Dame-au-delà-de-la-Dijle, caratterizzata dall'abside secentesca di J. Francart (all'interno figura tra l'altro la Pesca miracolosa di Rubens), alle diverse manifestazioni del barocco (chiesa del Béguinage, di J. Francart; chiesa di Leliendael, di L. Faydherbe; chiesa di Notre-Dame de Hanswyck, pure di L. Faydherbe; chiesa dei SS. Pietro e Paolo, di A. Losson). Tra le costruzioni civili si ricordano il complesso trecentesco del Mercato dei tessuti (sede del moderno municipio), l'antico municipio (sec. XIV, fortemente trasformato nel sec. XVIII e sede delle Poste), la casa degli Scabini (sec. XIV, decorata con pitture del sec. XVI), l'antico palazzo imperiale di Margherita d'Austria (ora palazzo di Giustizia), cominciato agli inizi del Cinquecento da R. Keldermans e portato a termine dal francese Guyot de Beauregard, che costituisce il primo esempio di innesto del Rinascimento italiano nell'architettura tardogotica fiamminga. Una caserma della città, utilizzata dai nazisti durante l'occupazione come luogo di prigionia, è stata trasformata nel Museo ebraico della deportazione e della resistenza. § La città è celebre per la produzione di una trina a fuselli (trina di Malines) detta anche “trina d'estate”. I motivi ornamentali (mazzi di fiori, foglie e viticci, eseguiti con filo sottilissimo) sono contornati da un filo grosso e lucido. La trina di Mechelen raggiunse il massimo della raffinatezza al tempo di Luigi XVI.
Economia
È importante nodo stradale e ferroviario e sede di fiorenti industrie tessili, del mobilio, alimentari, meccaniche, metallurgiche, chimiche ed elettrotecniche.
Curiosità
La città ospita un Museo dedicato ai giocattoli, che raccoglie bambole, giochi di legno e metallo e piccoli teatri di marionette. Mechelen conserva inoltre la più antica birreria della città, risalente al sec. XV, ancora in attività.