Magistrétti, Vico
(Lodovico), architetto, urbanista e designer italiano (Milano 1920-2006). Esponente significativo della nuova cultura architettonica nell'Italia del secondo dopoguerra, fondò nel 1947 con I. Gardella e L. Caccia Dominioni la ditta Azucena, mirando a una produzione di arredi nuova, borghese, rassicurante. Negli anni Cinquanta ha inizio la sua attività progettuale nel capoluogo lombardo: torre di abitazioni di fronte al Parco Sempione (1953-56), chiesa del quartiere QT8 (1954-55), quartiere INA per i dipendenti Pirelli (Cinisello Balsamo, 1957-60). Ma sono degli anni Sessanta e Settanta le realizzazioni più consistenti nell'area milanese; fra queste ricordiamo: casa a torre in piazzale Aquileia (1961-63), condominio di via Conservatorio (1966), municipio di Cusano Milanino (1967-69), case a torre del quartiere Gallaratese (1969-72), complesso di piazza San Marco (1972), quartiere GESCAL di viale Fulvio Testi (1971-73), nuovo dipartimento di biologia della facoltà di scienze dell'Università Statale di Milano (1978-81). Nello stesso periodo firma inoltre i quartieri residenziali di Milano-San Felice e di Marina Grande di Arenzano (Genova). Disegna mobili, oggetti e lampade per note aziende italiane e straniere. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali (tra cui la Medaglia d'Oro "Apostolo del design" nel 1997).