Magi
personaggi evangelici. Venuti “dall'Oriente a Gerusalemme” guidati da “una stella loro apparsa”, per conoscere Gesù, “i Magi gli offrirono in dono oro, incenso e mirra, e, avvertiti in sogno di non passare da Erode, per un'altra strada ritornarono al loro paese” (Matteo 2,1 ss). Nelle catacombe romane i Magi appaiono in numero di 2, 4, 6 (nella Chiesa orientale anche 12); ebbero il titolo di re da Cesario di Arles (m. 542) e dal sec. IX furono fissati a tre, con i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Secondo Origene, San Giovanni Crisostomo e Sant'Efrem, vennero dalla Persia. L'iconografia dei Magi è molto ricca e varia. Nelle prime raffigurazioni dell'arte paleocristiana, soprattutto delle catacombe, erano in genere vestiti all'orientale (Ravenna, Mosaico di S. Apollinare Nuovo). Verso il sec. XII si individualizzarono e differenziarono passando a simboleggiare le tre età dell'uomo (Gaspare, un giovane imberbe; Baldassarre, un uomo maturo; Melchiorre, un vecchio dalla barba bianca) e le tre parti del mondo (Europa, Asia, Africa). L'uso, piuttosto tardo, di vestirli con costumi regali fece sì che nell'arte del sec. XV il viaggio e l'adorazione dei Magi divenissero pretesto per un fastoso spettacolo di vita di corte (Gentile da Fabriano, Firenze, Uffizi).