Mâ
dea originaria della Cappadocia, il cui culto fu introdotto a Roma dopo le guerre contro Mitridate, a iniziativa di Silla. In Cappadocia era la dea poliade di Comana sul Saro, città retta teocraticamente dal suo sacerdote-capo, e di Comana pontica, altro suo importantissimo centro di culto. In Roma fu identificata con la locale dea Bellona. I suoi adoratori, detti "fanatici", vestivano di nero; al suono di tamburi e di trombe danzavano selvaggiamente, al seguito della dea, flagellandosi con coltelli e asce a doppio taglio; raggiunto il parossismo, davano anche vaticini. In seguito il culto orgiastico di Mâ venne subordinato al culto, ugualmente orgiastico, di Cibele. Mâ si diffuse per tutto l'impero: se ne trovano tracce in Numidia, in Lusitania, in Germania, in Britannia e in Macedonia. La sua festa ufficiale romana cadeva il 24 marzo.