Màuri, Fàbio
pittore e scultore italiano (Roma 1926-2009). Ha alternato il suo lavoro artistico con quello di autore di testi per il teatro. Costantemente legato all'idea che l'arte è strettamente connessa alla vita, Mauri passò attraverso il neodadaismo, la pop art e l'arte oggettuale. Durante gli anni Sessanta realizzò la serie Schermi, riproduzioni degli schermi cinematografici senza immagini; organizzò performances ed environements (Cinema o luce solida, 1968; Che cos'è il fascismo, 1971), azioni-installazioni (Ebrea, 1971; Ideologia e natura, 1972; Numeri malefici, 1978). L'artista operò soprattutto in Italia; presentò a Firenze e a Roma due suoi lavori, Interno e Interno/Esterno, nel 1990. Nel 1994 la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma gli ha dedicato un'importante retrospettiva (Fabio Mauri. Opere e azioni, 1954-1994).