Màntova (provincia)
Indiceprovincia della Lombardia, 2339 km², 403.665 ab. (stima 2007), 168 ab./km², capoluogo: Mantova. Comuni: 70. Sigla: MN.
Generalità
Situata nella zona sudorientale della regione, è delimitata dalle province di Brescia, Cremona, Verona, Rovigo, Parma, Reggio nell'Emilia, Modena e Ferrara. Il territorio, prevalentemente pianeggiante, ben si presta alle attività agricole che caratterizzano il paesaggio.
Territorio
Se si escludono un tratto piuttosto esiguo del settore settentrionale, interessato dalle estreme alture collinari dell'anfiteatro morenico del Garda, e una stretta fascia di alta pianura, ghiaiosa e quindi permeabile e asciutta, tutto il territorio provinciale è rappresentato dalla bassa pianura. Questa è formata da alluvioni minute, impermeabili e propizie all'irrigazione, resa possibile mediante le abbondanti acque di risorgiva e un capillare sistema idraulico messo a punto nel corso di secoli di intelligente attività agricola. La pianura è attraversata da W a E dal Po e da alcuni suoi affluenti di sinistra (il Mincio e l'Oglio, che gli convoglia anche le acque del Chiese), e di destra (il Secchia). La posizione della parte orientale della pianura mantovana lungo uno degli ultimi tratti del Po è stata, in alcuni casi, all'origine di fenomeni di piene pericolose per la popolazione, in concomitanza con i principali eventi catastrofici del bacino padano. La provincia è molto ricca di aree protette, come il Parco del Mincio e il Parco Oglio Sud, istituite a salvaguardia dell'importante rete fluviale, che domina il paesaggio mantovano con il suo sistema di chiuse e di canali, e del suo habitat. Il clima ha caratteristiche spiccatamente continentali, con forti escursioni termiche stagionali, nebbie frequenti e precipitazioni copiose, con due massimi nei mesi primaverili e in quelli autunnali. L'andamento demografico è caratterizzato da un saldo naturale passivo, in linea con gli altri dati regionali, bilanciato solo in parte da un medio tasso migratorio (in maggioranza dall'estero), soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, in concomitanza con l'aumento di domanda di braccianti nelle aziende agricole. Il capoluogo accoglie meno di un settimo della popolazione, distribuita, come nelle altre province della bassa pianura lombarda a vocazione prettamente agricola, in piccoli agglomerati e in pochi centri di medie dimensioni (Castiglione delle Stiviere, Suzzara, Viadana). Una gran parte di questi insediamenti si trova localizzata lungo i numerosi corsi d'acqua della pianura mantovana, il Po, il Mincio e l'ultima sezione dell'Oglio, aree un tempo paludose e malsane. La provincia è attraversata da alcune importanti vie di comunicazione, quali l'autostrada A22 (uno dei percorsi principali seguiti dal traffico pesante che entra nel nostro Paese), che corre verso il confine austriaco e che collega la A1 alla A4 Torino-Trieste, e le SS 12 e 10, che seguono rispettivamente la direttrice NS e quella EW. Ne deriva un elevato numero di veicoli che in tutte le stagioni attraversa le strade della provincia, con conseguenze sulla viabilità e sulle condizioni ambientali di molti centri, e, in relazione anche alla lontananza dal capoluogo lombardo, una gravitazione della provincia più su Verona che su Milano.
Economia
L'agricoltura, che produce la maggiore quantità di frumento e foraggi tra tutte le province lombarde (con elevate rese per ettaro), è ancora il settore portante dell'economia locale, con caratteristiche di avanzata modernizzazione sia nello sfruttamento del suolo sia nelle varie fasi di trattamento, conservazione e trasformazione dei prodotti della terra. Questi indirizzi produttivi, peraltro, valorizzano sensibilmente la zootecnia, in sviluppo consistente dalla fine del sec. XX per quanto riguarda i bovini e i suini. Infatti, l'allevamento può usufruire di fattori positivi, quali i terreni adatti alle colture foraggere, l'estesa rete irrigatoria e le diffuse iniziative cooperativistiche lattiero-casearie. Un contributo notevole al reddito provinciale è dato dall'industria, non solo dalle grandi unità produttive sorte presso il capoluogo, ma anche dal moltiplicarsi di piccole e medie imprese in tutto il territorio, con una concentrazione particolare nelle zone di Castiglione delle Stiviere e di Suzzara. I comparti più rappresentati sono quelli alimentare, metalmeccanico (distretto di Sermide), chimico, petrolchimico, tessile, dell'abbigliamento (soprattutto calze nel distretto di Castel Goffredo), del legno (distretto di Viadana-Casalasco) e del giocattolo (distretto di Canneto sull'Oglio, compreso anche nella provincia di Cremona). Discreto è lo sviluppo delle attività commerciali e piuttosto modesto è il movimento turistico, che ha in Mantova l'unico, per quanto rilevante, centro di attrazione. Tuttavia, nei primi anni del sec. XXI si è registrata una discreta crescita di questo settore, soprattutto per quanto riguarda le attività legate al turismo verde, al cicloturismo e al turismo enogastronomico.