Lionèllo, Albèrto
attore teatrale, televisivo e cinematografico italiano (Milano 1930-Roma 1994). Sulle scene dal 1949 (esordì con Gandusio), si è rivelato come attore comico (La pulce nell'orecchio, di Feydeau, nel 1951) e si è poi imposto in numerose e impegnative interpretazioni (Ciascuno a suo modo, di Pirandello; Il diavolo e il buon Dio, di Sartre; I due gemelli veneziani, di Goldoni; La coscienza di Zeno, di Svevo-Kezich; Adriano VII, di P. Luke). Ha lavorato anche nella rivista (da Made in Italy, 1953, con Wanda Osiris, a Ciao Rudy, 1972), per la televisione e per il cinema (Signore e signori, 1966, di P. Germi). Alla testa di una propria compagnia dal 1973, ha alternato testi di impegno (Il piacere dell'onestà, di Pirandello; Tramonto, di Simoni; Il mercante di Venezia, di Shakespeare) ad altri del repertorio “leggero” (L'anitra all'arancia, di Sauvajon; Il nuovo testamento, di Guitry; Divorziamo, di Sardou, ecc.).