Licìnie Sèstie, Léggi-
denominazione data a una serie di leggi romane approvate, dopo tenace opposizione del patriziato, nel 367 a. C., su proposta dei tribuni della plebe C. Licinio Stolone e L. Sestio Laterano. Tali leggi alleggerirono i debiti in atto con la deduzione degli interessi pagati; fissarono un limite al possesso dell'ager publicus (secondo la tradizione, peraltro controversa, non se ne doveva possedere più di 500 iugeri, cioè ca. 1250 ettari, né tenere sui pascoli pubblici più di 100 capi di bestiame grosso e 500 di bestiame piccolo), e infine stabilirono che uno dei due consoli fosse plebeo. Con tali innovazioni, il ceto plebeo si pose in Roma su un piano di quasi uguaglianza con quello patrizio e nuovo impulso venne all'espansionismo di Roma nel mondo italico.