Kuala Lumpur
Indicecapoluogo dello Stato omonimo nella regione dei Territori federati e capitale della Malaysia, 1.588.750 ab. (2010).
Generalità
Situata alla confluenza dei fiumi Klang e Gombak non è solo la capitale politica e commerciale del Paese, ma anche la città più popolosa e prospera. La popolazione è per la grande maggioranza malese, ma sono presenti nutrite minoranze di cinesi e indiani. A tale varietà etnica corrispondono, ovviamente, una varietà linguistica che va dal malese bahasa, al cinese, all'inglese al tamil e la compresenza di diverse religioni, tra cui in particolare buddhismo e islamismo, causa spesso di accesi contrasti tra le diverse componenti della popolazione. Nel corso dell'ultimo secolo la città ha conosciuto un periodo di forte sviluppo economico, demografico e urbanistico, tanto da diventare una moderna megalopoli densamente abitata, le cui strutture più recenti rispecchiano lo stile moderno tipico delle metropoli occidentali. A fianco di importanti ospedali e cliniche − tra i quali si distingue un moderno centro per la cura della tubercolosi − si trovano a Kuala Lumpur l'Istituto per le ricerche nel campo del caucciù (1925), la Moschea Nazionale, la Casa del Parlamento, e due stadi per le attività sportive. È inoltre sede dell'University of Malaya (1962), la più antica e prestigiosa del Paese, e di altri atenei minori (Wawasan Open University, Open University Malaysia, International Medical University, UCSI University).
Storia
Fondata nel 1857 da un gruppo di minatori cinesi presso un giacimento di stagno, si ampliò rapidamente tanto da contare 5.000 ab. nel 1880 e 25.000 nel 1895, quando divenne la capitale della Federazione di Stati Malesi. Quando la penisola malese passò sotto il governo britannico nel 1913, l'economia registrò un'impennata e gli immigrati indiani e cinesi aumentarono significativamente. Lo sviluppo subì tuttavia un'inversione di tendenza dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale e l'invasione giapponese della Malaysia britannica (1942-45). Dopo la sconfitta dei giapponesi, i britannici tornarono a Kuala Lumpur fino al 1957. Nel 1974 la città fu ceduta dal sultano dello Stato di Selangor, diventando ufficialmente Territorio Federale di Kuala Lumpur.
Architettura
La eterogeneità degli abitanti di Kuala Lumpur si riflette in modo molto marcato sul volto costruito della città dove l'architettura più segnatamente occidentale convive con negozi e case tradizionali cinesi, templi islamici, palazzi in stile moresco, fino alle baracche e ai piccoli villaggi indigeni. Dal punto di vista urbanistico, a un primo piano del 1954 che prevedeva la creazione di sei nuovi centri satelliti è seguito, nei primi anni Novanta del Novecento, il Kuala Lampur City Centre Development. Esso ha coinvolto una vasta area del centro della capitale con la creazione di diversi shopping center, sale per concerti e convegni, una moschea e un parco pubblico, ma soprattutto ha portato alla costruzione delle Petronas Towers. Al di fuori di quest'area così moderna, il passato della città è ancora presente negli edifici in stile coloniale inglese della Dataran Merdeka (Independence Square) facilmente individuabile attraverso un'asta da bandiera alta 95 m che svetta dal suo centro e sulla riva O del fiume Klang, dove, in una zona collinare, si collocano ancora molti degli uffici governativi e la stazione − tutti influenzati da uno stile moresco. Questo nucleo è sormontato da una zona di negozi e case cinesi in legno e un misto di aree residenziali con insediamenti malesi, moderni bungalows e appartamenti in mattoni per la media borghesia. Il quartiere Kenney Hill può essere considerato un catalogo di architettura nazionale.
Economia
Nonostante l'esistenza di privilegi legali i malesi hanno ricoperto un peso molto limitato nell'economia della Malaysia. Nel 1969 solo l'1,5% delle compagnie attive nel Paese erano gestite da malesi ed essi avevano un reddito pro-capite del 50% più basso dei non-malesi. Ancora all'inizio del Duemila, a dispetto della prevalenza di sinagoghe e minareti islamici, la Cina domina la città e la sua economia. La minoranza indiana riveste un ruolo centrale nella coltivazione del caucciù, mentre i malesi sono prevalentemente addetti ai servizi. Kuala Lumpur è l'importante mercato di una vasta regione agricola (riso, ananas, olio di palma e di cocco, canna da zucchero, manioca, pepe), forestale (caucciù) e mineraria (stagno). L'insediamento industriale del Sungai Besi, (Fiume di ferro) raccoglie le industrie specie quelle metallurgiche, siderurgiche, meccaniche, chimiche, alimentari, in via di costante sviluppo. Grazie alla sua posizione geograficamente centrale, la capitale è il fulcro del sistema di trasporti della penisola, dalla quale si irradiano le principali arterie stradali e linee ferroviarie. La città è inoltre servita dall'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur.