morésco
IndiceLessico
agg. (pl. m. -chi) [sec. XV; da moro, sul modello dello spagnolo morisco]. Proprio dei Mori: tradizioni moresche; stile moresco; alla moresca, secondo l'uso dei Mori.
Moresco. Il cortile dei Leoni nel maestoso complesso architettonico dell'Alhambra a Granada.
De Agostini Picture Library / G. Sioën
Arte
Lo stile moresco ha espresso una particolare tendenza dell'arte islamica che si sviluppò nel bacino occidentale del Mediterraneo (Spagna e Africa maghrebina), tra la seconda metà del sec. XI e la fine del XV, dall'incontro fra le tradizioni siriaco-musulmane (portate a Cordova dagli Omayyadi), i ricordi classici e visigotici dell'ambiente andaluso, e l'austera cultura berbero-musulmana introdotta dalle dinastie africane degli Almoravidi e degli Almohadi. Questo stile è caratterizzato dall'uso di cupole formate da archi intrecciati e dalla predilezione per gli ornati fastosi e raffinati, eseguiti in stucco o gesso dipinto e dorato, in mosaico di ceramica, in pietra scolpita a bassissimo rilievo, con motivi geometrici, epigrafici e vegetali di sorprendente inventiva. Tra gli esempi più rappresentativi di arte moresca si ricordano l'Alhambra di Granada con i suoi complicati intrecci di archi, le preziose volte a costoloni, i capitelli e le cupole a muqarnas, la moschea di Sīdī bel-Hassān (1269) a Tlemcen e le madrase al-Sihrij (1321) e al-Aṭṭārīn (1323) a Fès. Squisita espressione dell'arte moresca è la famosa ceramica a lustro prodotta dagli artigiani mori in Spagna (e detta pertanto anche ceramica ispano-moresca), sia durante sia dopo il dominio moresco, e decorata con estrema raffinatezza di disegni e di colori, per lo più oro e blu. Nel sec. XIV il più importante centro di produzione fu Málaga, dove vennero eseguiti grandi vasi ornamentali dai caratteristici manici a forma di ali (detti “vasi Alhambra”), con decorazione costituita da iscrizioni, motivi geometrici ed elementi vegetali stilizzati (arabeschi). Più tardi (sec. XV) splendide ceramiche decorate con motivi gotici e araldici furono fabbricate a Manises presso Valencia. Esportate in grande quantità anche in Italia, le ceramiche ispano-moresche influenzarono la maiolica italiana.