Krag, Vilhelm
scrittore norvegese (Kristiansand 1871-Ny Hellesund 1933). Come il fratello Thomas fu anch'egli un tipico esponente del neoromanticismo norvegese. Nelle sue prime raccolte di liriche – Poesie (1891), che risentono di ballate popolari e del simbolismo francese, e Canti del Sud (1893) – egli cantò la solitudine e l'amore. Col tempo la sua poesia acquistò un carattere più semplice e più realistico e Krag si avvicinò sempre più ai luoghi della sua infanzia e al mondo dei pescatori e dei marinai della Norvegia meridionale; a questa seconda fase appartengono le raccolte Nuove poesie (1897), Canti della Norvegia Occidentale (1898) e Canti e poesie (1919). Nei suoi primi romanzi (Nostalgia, 1895; Marianne, 1899; Il viso di pietra, 1918) Krag descrisse con umorismo la vita popolare del suo Paese; mentre nei romanzi successivi (Il giardino della mia infanzia, 1926; Quando avevamo vent'anni, 1927) si lasciò prendere la mano dai ricordi. Scrisse anche alcuni lavori teatrali, fra cui Lo sposalizio di Baldovino (1900) e La vita, un gioco (1901).