neoromanticismo
sm. [neo-+romanticismo]. Movimento sorto in reazione al naturalismo in Germania agli inizi del secolo, sotto la suggestione della musica di R. Wagner, della filosofia di F. Nietzsche e del simbolismo francese. Molto eterogeneo e privo di gruppi organizzati, si distingue difficilmente dallo Jugendstil, dall'impressionismo e dal decadentismo, anche se si possono chiamare neoromantici il giovane H. Hofmannsthal, H. Hesse, J. Wassermann, H. Stehr, R. Huch, A. Miegel, L. von Strauss und Torney, B. von Münchhausen. § In ambito musicale, lo stesso termine è stato impiegato in Italia, verso la fine del sec XX, per definire una nuova generazione di compositori, volti al recupero di generi del passato (opera lirica) e di una concezione estetica che considera la musica come veicolo di espressività ed emozioni.