Ieràpoli

(greco Hierápolis). Antica città dell'Asia Minore, nella Frigia, alla destra del fiume Emir, affluente del Meandro, poco a N di Laodicea. § Fondata forse da Eumene II di Pergamo intorno al 190 a.C. su un pianoro calcareo ricco di fenomeni vulcanici (era famosa per una grotta, detta Plutonion o Charóneion, che si riempiva di acido carbonico), presa dai Romani nel 133 a.C., fu soprattutto importante in età imperiale e quindi sede vescovile, decadendo in seguito sino al completo abbandono. I monumenti finora venuti in luce appartengono tutti all'età romana imperiale o al primo periodo bizantino. La città aveva impianto ortogonale con una grande strada principale N-S; tra gli edifici più importanti le mura di cinta, la porta nord con tre archi e torri circolari, la grande agorà circondata da portici, il teatro dalla ricchissima decorazione di statue e rilievi, il santuario di Apollo con la grotta del Plutonion, oltre a varie chiese paleocristiane. Altri edifici sorgevano fuori della città; il martyrion di S. Filippo, a pianta ottagonale inserita in un edificio quadrato e un grande ambiente a tre navate con doppio fornice di ingresso, di incerta destinazione. Particolarmente interessante è la vastissima necropoli monumentale, che si estende per vari km nelle direzioni N, E e S. Il sito di Hierapolis-Pamukkale è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità naturalistico e culturale nel 1988.

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