Hawthorne, Nathaniel

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Biografia

Scrittore statunitense (Salem, Massachusetts, 1804-Plymouth, New Hampshire, 1864). Nato da un'antica famiglia di puritana intransigenza, Hawthorne si diplomò al Bawdoin College nel 1825, isolandosi in seguito per un lungo periodo (1825-37) nella casa paterna di Salem accanto alla madre vedova. Da questa volontaria segregazione, che segnò per sempre la sua indole poco socievole, già portata alla malinconia e all'introspezione, uscì per occupare un impiego agli uffici doganali di Boston e Salem, interrotto da una breve esperienza alla Brook Farm, dove i trascendentalisti tentavano di realizzare una comunità socialisticamente organizzata, e da un periodo passato all'estero: fu console a Liverpool dal 1853 al 1857 e trascorse anche qualche mese in Italia. Hawthorne è il primo narratore di livello internazionale della letteratura nordamericana. Egli svolge nella sua opera un discorso letterario saldamente radicato nella realtà e ideologia storico-politica dell'America dei suoi anni e delle origini, anche se ancora essenzialmente legato, per impostazione formale e soluzioni linguistiche, ai modelli inglesi (il romanzo del Settecento, Spenser e Milton).

Le opere

Il primo romanzo di Hawthorne, Fanshawe (1828), passò inosservato e così pure i due volumi di racconti Twice Told Tales (1837; Racconti narrati due volte) e Mosses from an Old Manse (1846; Muschi da un vecchio presbiterio). In buona parte di tali racconti, alcuni dei quali non privi di un'intelligente organizzazione formale, sono espliciti la volontà e l'impegno con cui Hawthorne affrontò in tutta la sua carriera letteraria il tema della dicotomia bene-male, ragione, intelletto-emotività e quello della giustificazione dell'operazione letteraria all'interno di un discorso culturale puritano. Al 1850 risale la pubblicazione di The Scarlet Letter (La lettera scarlatta), il primo romanzo di grande successo, il cui oggetto è l'indagine della situazione di conflitto in cui si trovano Ester Prynne e i due uomini a lei legati (rispettivamente il marito e il reverendo Arthur Dimmesdale da cui Ester ha avuto una figlia) dal momento in cui la relazione è resa pubblica: la lettera A, ricamata sulla camicia di Ester, è infatti il segno della sua trasgressione. Nella storia, ambientata nel sec. XVII, è registrato il progressivo sfaldarsi di un rapporto che, proprio perché costruito al di fuori dei codici di comportamento istituzionalizzati dalla società di cui i protagonisti fanno parte, si risolverà nella loro separazione ed emarginazione dalla comunità: il senso del peccato e la coercizione alla confessione sono gli unici poli reali all'interno dei quali essi si muovono. Seguirono The House of the Seven Gables (1851; La casa dai sette abbaini) in cui, con tono più esplicitamente polemico nei confronti dell'ideologia puritana delle origini, Hawthorne affronta il tema del peccato e dell'ereditarietà della colpa e, pubblicato nel 1852, The Blithedale Romance (Il romanzo di Valgioconda), opera decisamente secondaria, ispirata all'esperienza di Brook Farm, non priva tuttavia di interessanti brani di indagine filosofica. Seguì The Marble Faun (Il fauno di marmo), pubblicato in America nel 1860 con questo titolo e in Inghilterra col titolo Transformation (Metamorfosi); è la storia di una comunità di giovani artisti americani residenti a Roma. Il romanzo, problematico nell'impostazione (la bellezza e l'arte contro il senso del peccato e dell'autodistruzione) e nello svolgimento del discorso (il tentativo non del tutto riuscito di svincolamento della struttura dal modello inglese del romanzo gotico), si presenta quale punto nodale nella storia del romanzo americano in quanto contiene, in prefazione, una esplicitazione delle scelte tematiche e formali dell'opera e un tentativo di formulazione del concetto di romance quale momento di fusione di “romanzo” e “pastorale”. Tornato in patria, Hawthorne pubblicò ancora una raccolta di saggi sull'Inghilterra intitolata Our Old Home (1863; La nostra vecchia casa). Di grande interesse sono i Notebooks (Taccuini) pubblicati postumi in tre serie (1868, 1870, 1871); anche la produzione minore dedicata ai ragazzi si impone per chiarezza di stile: A Wonder Book (1852; Il libro delle meraviglie), ecc. La grandezza di Hawthorne consiste nell'aver svolto un discorso artistico-filosofico che, sebbene radicato formalmente (il ricorso al simbolo e all'impostazione allegorica del discorso) e ideologicamente a una visione puritana del reale e della storia, ne trascende la limitatezza e ne enuclea, in sede letteraria, le strutture ideologiche portanti.

Bibliografia

N. E. Browne, A Bibliography of Hawthorne, New York, 1968; A. Lombardo, Un rapporto col mondo. Saggio sui racconti di Nathaniel Hawthorne, Roma, 1976.

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