Harran
(accadico Harrān, ebraico Ḥārān, arabo Ḥarrān). Antica città dell'alta Mesopotamia, nel bacino di Balīn. Il villaggio (oggi Altinbasak) è nella Turchia sudorientale, nella provincia di Sanlıurfa, 40 km a SE di Sanlıurfa. Già nel sec. XVIII a. C. era centro amorreo, importante per la presenza del tempio del dio lunare Sīn e come nodo stradale. Alla fine del II millennio divenne centro aramaico; col sec. IX venne annessa all'impero assiro e divenne capoluogo della principale provincia. Nel sec. VII rivaleggiava per importanza con la capitale e l'ultimo re assiro cercò di organizzare a Harran la resistenza contro Medi e Babilonesi nel 612. Passata sotto la dinastia neo-babilonese, Harran ebbe un momento di particolare splendore sotto Nabonedo (555-539), originario della città. Sotto Persiani e Seleucidi Harran decadde dal suo ruolo politico e religioso. Rimase un nodo stradale di importanza strategica; nota in epoca romana come Carrhae (è il luogo in cui si svolse la battaglia tra Romani e Parti), presa dagli Arabi già nel 639, seguì le alterne sorti della zona. Restano notevoli testimonianze del suo passato: le mura con alcune porte, la cittadella, la Grande Moschea del 744, restaurata già nel sec. IX, nonché numerose, tipiche case a termitaio.