Gordóna

comune in provincia di Sondrio (60 km), 283 m s.m., 48,98 km², 1751 ab. (gordonesi), patrono: san Martino (11 novembre).

Centro situato al margine nordoccidentale del piano di Chiavenna, alla destra del fiume Mera. Appartenne alla pieve di San Fedele di Samolaco e ai vescovi di Como, che vi costruirono il castello di Santa Caterina. Conquistato dai Visconti, passò agli Sforza e ai Grigioni, che lo mantennero fino al 1797. § Nell'abitato, a pianta dispersa, che conserva la fisionomia di borgo antico, sorge la parrocchiale di San Martino: ristrutturata nel 1644, conserva tre confessionali in legno intagliato, due dei quali di Giovanni Albiolo. Una suggestiva strada scandita dalle stazioni dellaVia Crucis porta alla piccola chiesa di Santa Caterina al Castello (sec. XVI).§ L'economia si basa sull'agricoltura (patate e foraggi), cui si affiancano l'allevamento bovino (che alimenta l'attività lattiero-casearia) e le attività di sfruttamento dei boschi. Sono presenti imprese edili (montaggio di capannoni industriali e civili e prefabbricati in cemento) e della lavorazione del legno.