Chiavènna o Chiavénna
Indicecomune in provincia di Sondrio (62 km), 333 m s.m., 11,09 km², 7239 ab. (chiavennaschi), patrono: san Lorenzo (10 agosto).
Generalità
Cittadina posta alla confluenza delle valli Bregaglia e San Giacomo. Il nucleo storico, incorniciato scenograficamente dalle montagne circostanti e attraversato dal fiume Mera, conserva i tratti di borgo antico, con caratteristiche architetture signorili risalenti soprattutto ai sec. XVI-XVIII.
Storia
Importante snodo dei passaggi alpini tra Italia, Svizzera e Germania, Chiavenna, in passato denominata Clavenna, fu importante centro di transito in età romana (inclusa nella XI regione augustea), poi fortezza bizantina (sec. VI), longobarda e franca. Divenuta contea nel sec. IX e dogana nel sec. X (con un mercato), fu possesso dei vescovi di Como e di Coira, finché nel 1097 divenne libero comune. Annessa a Como nel sec. XIII, conquistata dai Visconti (1335), passò in feudo ai Balbiani nel 1403. Venne poi occupata dai Grigioni (1512), ai quali rimase, a parte l'insurrezione del 1620, fino al 1797, quando chiese ed ottenne l'annessione alla Repubblica Cisalpina.
Arte
Interessante nell'abitato è il palazzo Balbiani (chiamato castello), risalente al sec. XV, con due torrioni laterali nella facciata. Nei colli retrostanti si trova il Parco Archeologico-Botanico del Paradiso, che comprende varie specie vegetali, una collezione di minerali e cimeli della storia locale. Da segnalare è anche il palazzo Pestalozzi (sec. XVI), con bei portali cinquecenteschi. Tra gli edifici religiosi spicca il complesso della collegiata di San Lorenzo, costituito dalla chiesa omonima (romanica ma ricostruita nei sec. XVI e XVII), preceduta da un quadriportico secentesco, e dal battistero (sec. XVIII), che conserva il fonte battesimale romanico del 1156. Nella canonica è allestito il Museo del Tesoro, con arredi sacri e paramenti liturgici.
Economia
La posizione strategica, alla convergenza delle strade provenienti da Como, dalla Valtellina e dalla Svizzera (Grigioni) attraverso i passi dello Spluga e del Maloia, ha favorito lo sviluppo commerciale e dell'industria, attiva soprattutto nei settori enologico (vini della Valtellina DOC), alimentare (tipici sono il violino di capra, prosciutto di capra essiccato e trattato, e la “bresaola”, carne salata, aromatizzata ed essiccata), metalmeccanico, degli articoli sportivi (sport invernali), dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno. Di notevole importanza è il turismo, estivo e invernale (strutture sportive di alto livello, tra cui lo stadio del ghiaccio). L'agricoltura si basa su coltivazioni di foraggi e di uva da vino ed è sviluppato l'allevamento ovino, caprino e soprattutto bovino, cui si lega la produzione di formaggi tipici d'alpe. È attiva una centrale idroelettrica.
Curiosità e dintorni
Vi nacque il patriota Maurizio Quadrio (1800-1876). Fuori dall'abitato caratteristica è la presenza dei cosiddetti “crotti”, cavità naturali con temperatura mai superiore a 10° C, adatte alla conservazione di vino e salumi; aperti al pubblico nei fine settimana di settembre danno vita alla Sagra dei Crotti, con degustazione di prodotti tipici, manifestazioni ed eventi culturali. Il comune è compreso nel Parco Marmitte dei Giganti, una riserva naturale che conserva pozzi (marmitte), scavati nella roccia dall'azione delle acque di fusione superficiale dei ghiacciai del Pleistocene, incisioni rupestri e cave di pietra ollare.