Giaquinto, Corrado
pittore italiano (Molfetta 1703-Napoli 1765). Allievo a Napoli di N. Rossi e di F. Solimena, dal 1723 fu a Roma, a contatto con S. Conca. Nel 1733 si recò a Torino, dove affrescò la Villa della Regina e dipinse le tele con Storie di Enea, oggi al Quirinale. Dal 1753 al 1762 fu in Spagna come pittore di corte ed eseguì affreschi decorativi nel palazzo reale di Aranjuez, nell'Escorial, nel Buen Retiro; direttore dell'Accademia di S. Fernando, influì sulla formazione di F. Goya. Se durante il soggiorno romano e napoletano interpretò con sensibilità settecentesca gli aspetti più innovatori dell'opera di G. Lanfranco, G. B. Gaulli, Luca Giordano, la successiva esperienza torinese a contatto con i decoratori delle fabbriche iuvariane contribuì a maturare il suo stile, che si inserisce nella grande corrente del rococò internazionale. Lasciò pale d'altare, bozzetti e dipinti di soggetto mitologico, allegorico, biblico, molti dei quali al Prado di Madrid (Il sacrificio di Ifigenia, La Giustizia e la Pace, Mosè sul monte Sinai).