Gastrotrichi
sm. pl. [sec. XIX; da gastro-+greco thríx trichós, pelo, capello]. Classe (Gastrotricha) di animali Aschelminti che annovera poche centinaia di specie marine, d'acqua dolce e salmastra, bentoniche, alcune interstiziali. Hanno dimensioni molto piccole, da poche decine di micron ad alcuni millimetri, e forma subcilindrica, in genere appiattita ventralmente; talvolta la parte del corpo immediatamente dietro al capo è più assottigliata. Il corpo è rivestito da una cuticola liscia o dotata di spine o scaglie, talvolta embricate. Posteriormente possiede una biforcazione, alle estremità della quale possono sboccare ghiandole adesive, altrimenti diffuse sui due lati del corpo. La superficie ventrale possiede un epitelio ciliato – nelle forme più primitive ogni cellula presenta un solo ciglio – e talvolta le ciglia sono raccolte in ciuffi e disposte in due fasce longitudinali o in numerose fasce trasversali. Ciuffi di ciglia, di cui alcune trasformate in setole sensorie, ornano anche il capo. La parete del corpo possiede muscolatura longitudinale e circolare e la cavità del corpo è completamente occlusa dagli organi interni. La bocca può essere dentata e per mezzo dell'azione della faringe aspira dall'acqua microrganismi animali e vegetali. L'acqua in eccesso viene espulsa attraverso due pori faringei. Il sistema escretore è costituito da due protonefridi. Due masse gangliari laterali al faringe e collegate da una commessura costituiscono il cervello, dal quale si diparte un cordone gangliare che percorre ventralmente tutto il corpo. Setole e fossette sensorie e macchie oculari rappresentano gli organi di senso. I Gastrotrichi sono ermafroditi insufficienti, ma alcuni, nei quali l'apparato riproduttore maschile è ridotto e infunzionale, si riproducono per partenogenesi; questi depongono uova che schiudono in breve tempo (subitanee) e uova a schiusa differita (durature). Lo sviluppo è diretto. I Gastrotrichi comprendono gli ordini Macrodasioidei e Chetonotoidei.