Fuentes, Carlos
scrittore messicano (Panama City, Panama, 1928-Città di Messico 2012). Figura chiave del processo di rinnovamento del romanzo ispano-americano contemporaneo, nei suoi racconti e romanzi sperimentò nuove tecniche narrative, in particolar modo efficaci nell'esprimere stati onirici e di allucinazione. Esordì nel 1954 con i racconti Los días enmascarados (I giorni mascherati), ma fu il suo primo romanzo, La muerte de Artemio Cruz (1962; La morte di Artemio Cruz), a rivelarne le notevoli doti narrative, oltre che l'acuta sensibilità per le dinamiche umane e sociali all'origine della decadenza della società messicana. L'indagine di Fuentes continuò in Cambio de piel (1967; Cambio di pelle), Zona sagrada (1967; Zona sacra), Terra nostra (1975), Una familia lejana (1980; Una famiglia lontana). Fra le opere degli anni Ottanta, le più importanti sono: El gringo viejo (1985; Il gringo vecchio), ricostruzione immaginaria della morte del bizzarro scrittore nordamericano Ambrose Bierce durante la rivoluzione messicana, e Cristóbal Nonato (1987; Cristóbal Neonato), più elaborato stilisticamente e narrativamente, che torna al tema portante del romanziere: la difficoltà congenita della sua patria di trovare un'identità. A questi romanzi seguirono, fra gli altri, La Campana (1990), Diana: la cazadora solitaria (1994; Diana o la cacciatrice solitaria). Tra i racconti e i romanzi brevi, magistrali sono l'ormai classico Aura (1962), Agua quemada (1981; Acqua bollente) e la raccolta Constancia y otras novelas para vírgenes (1989; Costanza e altre novelle per giovanette). Come saggsita pubblicò Geografia de la novela (1993; Geografia della novella) e Los años con Laura Diaz (1999; Gli anni di Laura Diaz), una saga sul Messico, vista con gli occhi di una donna. Nel 1994 vinse il premio Príncie de Asturia, uno dei più prestigiosi della Spagna, e il premio Grinzane Cavour, sezione internazionale. Nel 2003 pubblicò La Silla del Aguila, romanzo di fantapolitica; inoltre fu insignito della Legion d'onore dal presidente francese J. Chirac, mentre nel 2004 uscì Instinto de Inez (L'istinto di Inez). Nel 2005 pubblicò En esto creo (In questo io credo), libro a metà strada tra il memoriale e il saggio critico in cui l'autore sviluppa e offre al lettore, come in uno speciale dizionario, i temi che più gli stanno a cuore. Nel 2007 uscì Storie per vergini, in cui due giovani studenti di Città del Messico intrecciano un surreale triangolo amoroso con un manichino.