Garcilaso de la Vega, detto el Inca

scrittore e storico peruviano (Cuzco 1539-Cordova, Spagna, 1616). Figlio di un conquistatore spagnolo e di una principessa incaica, visse in Perú fino a 21 anni, poi si trasferì definitivamente in Spagna. La sua condizione di meticcio partecipe delle due culture, la rinascimentale europea e l'autoctona americana, si riflette nella sua opera letteraria, iniziata dopo i 50 anni con l'eccellente traduzione in spagnolo dei Dialoghi d'Amore di Leone Ebreo (1590). Si orientò in seguito verso il tema storico della conquista del Nuovo Mondo con La Florida del inca (1605; La Florida), in cui narra la tragica spedizione di Hernando de Soto, e con i Comentarios reales de los Incas (Commentari reali degli Inca), la sua opera più importante, pubblicata in due parti: la prima (1609) tratta delle origini, costumi e dominio degli Inca, la seconda, uscita postuma col titolo Historia general del Perú (1617; Storia generale del Perú), narra la scoperta, la conquista e le guerre civili del Perú. Cronache precedenti, leggende e tradizioni incaiche (spesso raccolte oralmente negli anni dell'infanzia), ricordi personali confluiscono nella prima parte a comporre la visione idillica di una mitica età dell'oro incaica, evocata con nostalgia in una prosa che riflette il pieno dominio del castigliano letterario.

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