Flòra (religione)
(latino Flōra), dea latina connessa, stando al nome, alla fioritura. In Roma aveva un flamine a lei intitolato (flamen Floralis) e un antico tempio al Quirinale: ciò testimonia l'arcaicità del suo culto. Un tempio e un culto più recenti – istituiti secondo la tradizione in seguito a una carestia, nel 240 a. C. – si avevano nei pressi del Circo Massimo. Qui si svolgevano, in onore della dea, dal 28 aprile al 3 maggio, i ludi Florales (o Floralia), che avevano a protagoniste le prostitute, impegnate in una parodia dei ludi gladiatori: combattimenti (o cacce) con lepri e capre. § Di Flora mancano sicure documentazioni iconografiche; la sua effigie, riconducibile al tipo di Persefone, è stata identificata sulle monete di C. Servilio (sec. I a. C.). Numerose sono le raffigurazioni della dea, interpretata come una giovane donna dalla radiosa e opulenta bellezza, spesso adorna di fiori, nella pittura del Cinquecento, del Seicento e Settecento, dalla celebre Flora di Tiziano (ca. 1515; Firenze, Uffizi) alle composizioni mitologiche di N. Poussin (Il trionfo di Flora, Parigi, Louvre), L. Carracci, G. Tiepolo, ecc.