Fidènza
Indicecomune in provincia di Parma (23 km), 75 m s.m., 95,15 km², 27.204 ab. (fidentini), patrono: san Donnino di Fidenza (9 ottobre).
Generalità
Cittadina dell'alta pianura parmense, situata lungo la via Emilia, alla destra del torrente Stirone. Il nucleo urbano più antico si trova a E, nell'area quadrilatera delimitata dalle vie Berenini-Gramsci, ove è riconoscibile l'impianto ortogonale romano. Poco a W si sviluppò in età medievale un nuovo nucleo, ad andamento irregolare, riconoscibile nell'area dell'attuale piazza Garibaldi, dalla quale si dirama un concentrico dedalo di vie. Durante il periodo della signoria dei Pallavicino la città consolidò le sue forme urbane: fu cinta da mura e fu oggetto di rimaneggiamenti e ristrutturazioni degli edifici civili e religiosi. Il centro storico, che oggi appare di forma allungata, conserva le sue antiche caratteristiche, mentre nuovi quartieri si sono sviluppati verso S. Fino al 1927 si chiamò Borgo San Donnino. È sede vescovile.
Storia
Fondata dai Romani (Fidentia) nel sec II a. C., divenne in età augustea municipio ascritto alla tribù Pollia. Conobbe un periodo di decadenza tra i sec. III e IV, quando fu vicus di Parma con il nome di Fidentiola e divenne una semplice stazione di sosta lungo la via Emilia (mansio Fidentiae). La città risorse nell'alto Medioevo attorno a una chiesetta dedicata a san Donnino. Con il nome di Borgo San Donnino fu a lungo contesa tra Parma e Piacenza. Nel 981 l'imperatore Ottone II la diede in feudo ad Adalberto Pallavicino. Confermata da Federico II alla stessa famiglia (1249), fu successivamente conquistata da Parma (1268), dai Visconti (1324), da Piacenza (1327), dai Rossi (1330) e nuovamente dai Visconti (1335-1402), che l'assegnarono in feudo ai Pallavicino. Passata agli Sforza, nel 1499 Antonio Maria Pallavicino la ottenne in feudo da Luigi XII. Nel 1545 venne acquistata dai Farnese. Ripreso l'antico nome nel 1927, subì un intenso bombardamento durante la seconda guerra mondiale.
Arte
Il duomo romanico di San Donnino è uno dei monumenti medievali più rappresentativi dell'architettura lombardo-emiliana. Costruito tra i sec. XII-XIII, presenta una monumentale facciata incompiuta, dalle evidenti suggestioni gotiche e provenzali. La facciata è fiancheggiata da due torri con cuspidi e ornata da tre portali strombati, preceduti da protiri con leoni stilofori di tipo lombardo; i portali laterali sono opera di maestri lombardi, mentre la decorazione scultorea del portale centrale è dovuta allo scultore Benedetto Antelami e alla sua scuola: di particolare pregio sono le monumentali statue di David e di Ezechiele, nelle nicchie laterali al portale, e il fregio con la Leggenda di San Donnino. Alla fine del sec. XIII risale il Palazzo del Comune, edificio di stile gotico-lombardo.
Economia
Situata al centro della Pianura Padana, è la seconda città della provincia parmense e importante crocevia commerciale. Lo sviluppo industriale, consolidatosi a partire dagli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento, è incentrato sui settori chimico, petrolchimico, farmaceutico, edile, vetrario, alimentare, impiantistico, metallurgico e meccanico (macchine per l'industria conserviera). La città conserva la propria tradizione agricola (cereali, ortaggi, foraggi, uva) e artigiana (falegnameria e carpenteria). Molto sviluppate sono le attività del terziario commerciale (prodotti enogastronomici, abbigliamento, calzature, arredamento), finanziario e dei trasporti.
Dintorni
In località Castione Marchesi sono stati individuati resti di un abitato terramaricolo; inoltre, si trova una chiesa romanica già facente parte dell'antica abbazia di Santa Maria Assunta (1033).