Fang
popolazione africana stanziata in grosse frazioni nel Camerunmeridionale, nel Gabon e nella Guinea Equatoriale. I Fang, noti anche con i nomi di Pangwe, Pahouin, Mpongwe, Fan, sono Paleonegriti originari delle regioni a E dell'alto corso del Sanaga; migrarono nelle attuali sedi nel corso dei sec. XVI e XVII sottomettendo e assimilando gli autoctoni Bantu. Divisi in grosse frazioni tra loro ostili, vivono di agricoltura seminomade: tipici i loro insediamenti di capanne collettive rettangolari che abbandonano quando le terre intorno non sono più sfruttabili. Diffuso il totemismo e il culto del cranio degli antenati; dai Bantu hanno acquisito la metallurgia e la tessitura pur conservando il tradizionale artigianato delle stoffe decorate ricavate dalla corteccia di alcune piante. Mentre i gruppi delle zone forestali sono tuttora seminomadi, quelli delle zone costiere e fluviali sono ormai sedentarizzati e fortemente influenzati dai costumi bantu. § In campo artistico i Fang tendono all'astrazione e la loro statuaria è notevole per il carattere ieratico; nell'ambito di questa tendenza fondamentale vi sono comunque numerose sottili variazioni . Tipici esempi della serena armonia di cui è capace l'arte dei Fang sono le teste e le statuette (bieri) scolpite nel legno duro per il culto degli antenati. Talvolta le teste fungevano da coperchio di statue cilindriche in scorza dove venivano conservati il cranio e alcune piccole ossa dei defunti. Tipica dei Fang è anche la lavorazione dei gettoni per il gioco dell'abbia, forse in passato connesso a pratiche divinatorie. Sulla faccia piana di questi gettoni, tratti dai duri noccioli di una sapotacea, sono incise con il coltello minute figurazioni naturalistiche (animali, scene erotiche, danze, combattimenti) o ideografiche e simboliche, eseguite con originale stilizzazione.
Fang. Maschera in legno dipinto (Parigi, Musée de l'Homme).
Parigi, Musée de l'Homme