Falkland, ìsole- o Malvine
IndiceGeneralità
Arcipelago (12.173 km² o, secondo fonte argentina, 11.718 km²; 3000 ab. secondo una stima del 2003; capoluogo Stanley) dell'Oceano Atlanticomeridionale, 450 km ca. a E delle coste meridionali dell'Argentina e dello stretto di Magellano, compreso tra i 51° e i 53° di lat. S e i 57° e i 62° di longitudine W. . Appoggia sullo zoccolo continentale sudamericano ed è costituito da due isole principali, East Falkland (o Soledad) e West Falkland (o Gran Malvina) e da oltre 100 isolette minori (Weddell, Saunders, Pebble, Jason, Lively, ecc.). La morfologia delle isole è caratterizzata da pianure intervallate da basse catene montuose (monte Usborne, 684 m; monte Adam, 698 m) e da coste molto articolate. Il clima è oceanico, ma non molto rigido. L'allevamento ovino, bovino ed equino, la pesca, la caccia alla balena e l'esportazione di lana e pelli sono le principali risorse economiche degli abitanti.
Isole Falkland. Cartina geografica.
Storia
Non si sa con esattezza quando vi siano approdate le prime navi europee; comunque, verso la metà del sec. XVI, furono sicuramente toccate dagli Spagnoli che le considerarono parte delle loro colonie americane. Il nome Falkland (dato in onore di lord Falkland, tesoriere della Marina inglese) si deve al capitano inglese Strong, che vi sbarcò nel 1690. Una spedizione britannica, preparata nel 1749, dovette essere sospesa per le proteste di Madrid. Nel 1764 il progetto fu portato a termine da L. A. de Bougainville, che con una spedizione di naviganti di Saint-Malo (donde sembra derivi alle isole il nome di Malouines, in italiano Malvine) prese possesso dell'arcipelago in nome della Francia (che però rifiutava l'appoggio ufficiale) e fondò la località di Port Louis. L'anno successivo l'Inghilterra prese formalmente possesso dell'arcipelago. Da allora esso fu, con alcune interruzioni, colonia inglese, anche se prima la Spagna e poi la Repubblica Argentina continuarono a rivendicare la sovranità sul territorio. Nel 1770 una spedizione spagnola partì da Buenos Aires e costrinse alla resa la guarnigione britannica. Dopo il 1811 la giunta rivoluzionaria di Buenos Aires si attribuì la sovranità sulle isole. L'Argentina le possedette realmente solo dal 1823 al 1833, quando una nuova spedizione britannica obbligò la guarnigione argentina a ritirarsi. Da allora è continuata la contesa tra Gran Bretagna e Argentina per il possesso del territorio. Il 2 aprile 1982 il presidente argentino, L. Galtieri, inviò a sorpresa nelle Falkland un corpo di spedizione, che in breve assunse il pieno controllo delle isole. L'impresa fu subito condannata dall'ONU. Falliti tutti i tentativi di mediazione, il premier britannico, signora Margaret Thatcher, mandò nell'Atlantico meridionale la Royal Navy con un poderoso apparato di supporto e il 22 maggio la Gran Bretagna riprese il controllo dell'arcipelago, infliggendo all'Argentina un'umiliante sconfitta militare. Il conflitto si è poi trasferito sul piano diplomatico e solo nel 1990 sono state ristabilite le relazioni diplomatiche tra i due Paesi, interrotte dal 1982.
Bibliografia
Per la geografia
T. Caillet-Bois, Las Islas Malvinas, Buenos Aires, 1948; M. B. R. Cawkell, D. H. Maling, E. M. Cawkell, The Falkland Islands, Londra, 1961; I. J. Strange, The Falkland Islands, Newton Abbot, 1972.
Per la storia
E. W. H. Christie, The Antartic Problem: an Historical Study, Londra, 1951; J. Goebel, The Struggle for the Falkland Islands, Londra, 1951; D. Vecchioni, Falkland Malvine. Storia di un conflitto, Milano, 1987.