Eichendorff, Joseph von-
Indicelirico e narratore tedesco (Castello di Lubowitz, Slesia, 1788-Neisse 1857). Nobile, cattolico, studiò legge a Halle e a Heidelberg, dove conobbe Görres e Brentano, ed entrò nella carriera politica. È una delle maggiori personalità del romanticismo tedesco. Il suo primo romanzo, Ahnung und Gegenwart (1815; Presentimento e presenza), d'impronta ancora goethiana, addita già nel titolo il conflitto fra l'abbandono romantico a oscuri presentimenti dell'indicibile e la necessità d'integrarsi fattivamente nella realtà, necessità che colloca Eichendorff alle soglie del realismo. Il racconto è inframmezzato da Lieder pieni di nostalgia per un idillico buon tempo andato e per la patria perduta che s'identifica col mito d'eterna giovinezza nella grazia e nella pace di Dio. Ma la natura, configurata in un paesaggio di boschi e fonti, ha due volti: quello diurno, gioioso sino a divenire liturgia vivente, e quello notturno, malefico e intessuto di seduzioni che fanno del cuore umano un luogo di ebbre, peccaminose risonanze. Nucleo d'ispirazione, questo, anche del famoso racconto Das Marmorbild (1817; La statua di marmo), in cui, in un ambiente italiano di fantasia, una statua greca di Venere è l'ultima delle metamorfosi della protagonista femminile e resuscita nell'animo del giovane cavaliere Florio il conflitto tra cristianità e paganità, che si placherà solo in un sano e più realistico incontro con una contadinella. Il capolavoro, Aus dem Leben eines Taugenichts (1826; Dalla vita di un perdigiorno), si accosta, per la felicità fluente della prosa e nonostante la squisita componente ironica, alla più pura vena lirica di Eichendorff. Partecipe dello spirito mistico slesiano, conscio di tutta la tradizione lirica precedente, dal Minnesang all'Empfindsamkeit, nonché del Volkslied, Eichendorff scorge l'essenza del lavoro poetico nel trovare la parola magica che desti il canto addormentato dentro le cose: la realtà stessa è un agglomerato di fenomeni sonori. I Lieder amorosi, conviviali, spirituali di Eichendorff segnano uno degli acmi della liederistica romantica. Eichendorff è anche autore di novelle brevi, di una storia del romanzo del Settecento e della letteratura tedesca, e traduttore della poesia spagnola.
Bibliografia
P. Chiarini, Romanticismo e realismo nella letteratura tedesca, Padova, 1961; O. Seidlin, Versuche über Eichendorff, Gottinga, 1965; P. P. Schwarz, Aurora, zur romantischen Zeitstrucktur bei Eichendorff, Gehlen, 1970; L. Zagari, Mitologia del segno vivente. Una lettura del romanticismo tedesco, Bologna, 1985.