Volkslied
definizione data dal filosofo tedesco J. G. Herder nel 1773 a un canto popolare, composto per lo più da autore ignoto e diffuso fra il popolo. I più antichi Volkslieder tedeschi a noi pervenuti risalgono al tardo Medioevo: fu allora che i Lieder dei cantori professionisti diventarono patrimonio comune, alterandosi nella forma e nel contenuto attraverso la trasmissione orale e acquistando l'impronta di una comunità o gruppo sociale. In base alla tematica e al gruppo che li produceva, si parla di Trinklied (canto conviviale), Liebeslied (d'amore), Handwerkslieder (degli artigiani), Studentenlieder (goliardici) ecc. I Volkslieder, disprezzati dalla cultura ufficiale dell'età barocca e illuministica, furono rivalutati nel tardo Settecento dai romantici: Herder ne pubblicò una prima raccolta nel 1778, A. L. J. Arnim e C. Brentano ne diedero un vasto panorama nel Des Knaben Wunderhorn (1806-08; Il corno magico del fanciullo), che ebbe in Germania una vasta diffusione quasi pari alla Bibbia e alle favole dei fratelli Grimm.