Brentano, Clemens
poeta tedesco (Ehrenbreitstein 1778-Aschaffenburg 1842). Di padre italiano e di madre tedesca, studiò a Bonn, Halle, Jena e Gottinga, dove nel 1801 strinse amicizia con A. von Arnim. A Heidelberg nel 1804, pubblicarono insieme la Zeitung für Einsiedler (Giornale per eremiti) e nel 1806-08 la raccolta di Volkslieder: Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo), entrambe testimonianze fondamentali del romanticismo di Heidelberg. Dopo la morte della prima moglie Sophie Mereau e il fallimento di un secondo matrimonio, amò Luise Hensel, che esercitò grande influsso anche sulla sua opera e contribuì alla sua conversione al cattolicesimo (1817). Dal 1833 fino alla morte visse prevalentemente a Monaco dove frequentò i circoli tardo-romantici. Brentano è una delle personalità più problematiche del romanticismo tedesco, intimamente diviso fra un'intensa, irrequieta passionalità e l'aspirazione a un sereno ordine trascendente; antinomia, questa, che sbocca, dopo la conversione, in una religiosità severa e insieme ardente. Tanto privi di nerbo sono i suoi romanzi (Godwi, 1801-02) e i suoi drammi (notevole però l'arguta e scintillante commedia Ponce de Leon, 1801), tanto vibranti e squisiti sono i suoi racconti (Die Geschichte vom braven Kasperl und der schönen Annerl, Storia del prode Gasparino e della bella Annetta, 1838) e le fiabe (uscite in raccolte postume dal 1846 in poi), veri gioielli per il fascino che sprigionano (Das Märchen vom Murmeltier, La fiaba della marmotta; Gockel, Hinkel und Gockeleia). La sua lirica, di ricchezza, intensità e originalità espressive eccezionali, è straordinariamente vicina al gusto moderno.