Didion, Joan
giornalista e scrittrice americana (Sacramento, California, 1934 - New York 2021). Nel 1956 si laurea presso l'Università della California, Berkeley, in Lettere. Scrive per le più importanti testate americane, anche come corrispondente dall'estero, ed è stata una delle firme più rappresentative del New Journalism grazie al suo stile anticonvenzionale. Divenuta famosa come scrittrice alla fine degli anni Settanta per il suo stile giornalistico personale e intenso e per i romanzi ellittici e duri, la Didion esprime nella sua narrativa una visione apocalittica, drammatica e senza scampo dell'America, e in particolare della California, irrimediabilmente alla mercé del consumismo e completamente immersa nel più totale vuoto di valori. Ricordiamo, tra i romanzi, Play It as It Lays (1970; Prendila come viene), in cui l'autrice descrive con lucido orrore l'incubo della vita quotidiana a Los Angeles; A Book of Common Prayer (1977; trad. it. Diglielo da parte mia), cronaca amara della vita della madre di un terrorista; Democracy (1984; Democrazia). Particolarmente significativi sono i lavori L'album bianco (1979), una raccolta di articoli pubblicati in precedenza su riviste quali "Life", "Esquire", "The New York Times" e "The New York Review of Books", Salvador (1983), Miami (1987), volume di saggistica sugli espatriati cubani a Miami. I romanzi della Didion sono tutti caratterizzati da uno stile secco, da un ironico understatement, da una tonalità talora liturgica e rituale in cui qualche critico ha voluto percepire echi faulkneriani. Nel 2005 pubblica L'anno del pensiero magico (con cui vince il National Book Award per la saggistica) dove illustra le strategie che le sono servite per accettare la morte improvvisa del marito e la malattia della figlia Quintana, che morì successivamente. Nel 2011 questi tragici eventi rivivono nel libro Blue Nights. Nel 2013 il presidente americano Barack Obama le consegna la National Humanities Medal. Muore a New York per le complicazioni del morbo di Parkinson.