Daumier, Honoré
litografo, pittore e scultore francese (Marsiglia 1808-Valmondois, Seine-et-Oise, 1879). Di famiglia povera, si guadagnò dapprima la vita come litografo. Nel 1830 cominciò a collaborare con disegni satirici alla rivista La Caricature. Nell'agosto del 1832, per una caricatura di Luigi Filippo, Gargantua, gli furono inflitti sei mesi di carcere. Uscito di prigione continuò a comporre disegni ricchi di satira e di humour sulle personalità politiche e gli avvenimenti contemporanei. Nel 1834 pubblicò quattro litografie violentemente satiriche: Il ventre legislativo, La libertà di stampa, La tumulazione di La Fayette e La rue Transnonain. Nel 1835 venne soppressa la libertà di stampa e Daumier fu costretto a ripiegare sulla satira di costume, collaborando al Charivari con una serie di disegni di critica dei personaggi e della vita della borghesia. Dopo la rivoluzione del 1848, ritornò alla caricatura politica; del 1850 è la nota statuetta Ratapoil, ispirata a Luigi Bonaparte. Poté anche dedicarsi alla pittura e nel 1849 espose al SalonIl mugnaio, suo figlio e l'asino (Glasgow, Art Gallery and Museum). Appartatosi, dopo la proclamazione dell'Impero (1852), dalla lotta politica, abbandonò Parigi per Valmondois, dove si mise in contatto con la scuola di Barbizon dedicandosi definitivamente alla pittura (Lo scompartimento di terza classe, Lavandaie, Commedianti). Le sue opere sono sempre caratterizzate dall'uso di chiaroscuri e da una vigorosa forma plastica. Fra i temi ispirati dal teatro (in particolare quello di Molière) e dalla letteratura Daumier fu attratto soprattutto dal Don Chisciotte, che l'artista riprese varie volte nella sua opera.
Honoré Daumier . La lavandaia (Parigi, Musée d'Orsay).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti