salon
IndiceLessico
sm. francese (propr., salone).
1) Salone, salotto.
2) In Francia, mostra periodica di quadri.
Arte
Il salon come esposizione d'arte ebbe in Francia, nei sec. XVIII e XIX, una parte fondamentale, di ampiezza europea, per l'orientamento della cultura artistica e lo sviluppo della critica d'arte (formatasi attraverso i saggi e le recensioni sui vari salons scritti da autori diversi, da Diderot a Baudelaire); prese nome dal Salon carré del Louvre, dove dal 1699 ebbe sede la mostra ufficiale dell'Accademia Reale di Pittura e Scultura, la cui prima edizione era stata presentata nel 1673 nella Galleria del Louvre. Dal 1737 al 1791 il salon ebbe svolgimento biennale, poi divenne annuale, con ammissione per giuria, secondo criteri di giudizio in coincidenza col gusto ufficiale, dal quale tuttavia il salon si affrancò nelle cinque rassegne tenute durante il periodo della Restaurazione (1815-30) che presentarono Géricault, Delacroix, Constable, Corot e soprattutto affermarono la pittura romantica. Dal 1833 il salon riprese periodicità annuale, accentuandosi sempre più il dissidio tra l'orientamento accademico delle forze conservatrici e le tendenze artistiche nuove. Tale situazione toccò l'acme con l'Esposizione universale di Parigi del 1855, quando Courbet oppose al gusto della cultura ufficiale il suo “Pavillon du Réalisme”. A porre in crisi la vecchia istituzione fu prima l'apertura nel 1863 del “Salon des Refusés”, poi la creazione nel 1874 della Société Anonyme des Artistes Peintres, Sculpteurs, Graveurs, ecc. che segnò l'inizio della battaglia degli impressionisti, seguita da quella dei neoimpressionisti che costituirono nel 1884 la Societé des Artistes Indépendants con un loro salon. Nel 1900 l'antica e ancora prestigiosa istituzione si trasferì nel nuovo edificio del Grand-Palais, dove nel 1903 sorse in opposizione il Salon d'Automne, che a sua volta dette vita nel 1923 al Salon des Tuileries, mentre nel 1954 il salon ufficiale era destinato a dividersi in due organizzazioni distinte.