Costantinopoli, Patriarcato di-
uno dei quattro patriarcati dell'Oriente insieme con Alessandria, Antiochia, Gerusalemme. L'origine della comunità cristiana di Costantinopoli risale probabilmente al sec. II, ma solo nel sec. IV si ha una successione ininterrotta dei suoi vescovi. Diocesi suffraganea di Eraclea, in soli 70 anni (381-451) divenne il primo patriarcato dell'Oriente cristiano. Alla base di questa fortunata ascesa si trovano l'ambizione dei suoi vescovi e il cesaropapismo degli imperatori bizantini. Da allora i patriarchi di Costantinopoli misero in opera ogni accorgimento per godere di onori pari a quelli riconosciuti al papa di Roma. L'importanza di Costantinopoli crebbe ulteriormente con il decadere dei patriarcati di Alessandria, di Antiochia e di Gerusalemme dopo la conquista araba e dal 588 con il titolo di “patriarcato ecumenico”, raggiungendo nel sec. X la giurisdizione su 51 metropoli con 522 vescovati suffraganei e 51 arcivescovati autocefali. Le relazioni con il papato furono spesso tese con il triste seguito di eresie e di scismi. Questa situazione portò nel 1054 a una rottura completa con Roma, a cui inutilmente cercò di porre riparo il Concilio di Firenze (1438-45). Con la caduta di Costantinopoli in mano turca, l'unità della Chiesa bizantina si frantumò in numerose Chiese autocefale e Costantinopoli si ridusse a una di queste e non la più importante (4 metropoli, 4 diocesi e 20 monasteri con non più di 400.000 fedeli). La tendenza all'unità delle Chiese cristiane ha portato a una nuova comprensione, che alimenta la speranza di vedere nuovamente uniti i due maggiori tronconi del cristianesimo.